#Milazzo. La guerra della musica tra il sindaco e i locali

milazzo_bar_siciliansContinuano le polemiche a Milazzo sulla scelta dell'amministrazione Formica di limitare la diffusione di musica all'esterno dei locali del Borgo Antico. Nel provvedimento si dispone che è consentita la diffusione di musica dalle 21 alle 23 dal lunedì al giovedì, e dalle 21 alle 24 tra venerdì e domenica e nei giorni festivi e prefestivi. Un' non condivisa dai commercianti del Borgo, che crea una disparità di regole tra quei locali e quelli di altre zone di Milazzo. Una vera e propria mazzata per gli operatori interessati, visto che chi frequenta il Borgo sa che il popolo della notte si muove solo dalle 23 in poi. E che la musica è sempre stata una delle attrazioni principali della zona. A tal proposito, decisa è la presa di posizione dei gestori del ritrovo White Food & Drink, che da domani chiuderanno il locale per indignazione, così come scritto in dei manifesti condivisi sui social. “La decisione adottata dall'Amministrazione penalizza tutti i commercianti del Borgo -ci dichiara Carmelo Arcoraci.

Abbiamo chiesto più volte di incontrare il sindaco, ma nei due confronti che abbiamo avuto nei giorni scorsi sono intervenuti solo gli assessori Italiano e Maisano, senza però che si sia trovata una condivisione unitaria, con l'amministrazione ferma sulle proprie posizioni. Dal giorno dell'entrata in vigore dell'ordinanza, al borgo non si vede quasi più nessuno e gli incassi sono veramente limitati. Continuando di questo passo, la maggior parte dei locali sarà costretta a chiudere, con la conseguenza che tutti i sacrifici fatti saranno risultati vani, per la scelta di un'amministrazione sorda nell'ascoltare le nostre richieste.

Siamo profondamente indignati, tanto che noi e l'Havana da domani terremo chiuso il locale come forma di protesta. Una protesta che per noi rappresenta sicuramente un danno economico -conclude Arcoraci- ma che facciamo come ultimo disperato tentativo per cercare di tenere alta l'attenzione su una situazione veramente assurda per una città che sbandiera ai quattro venti di essere pro-turismo, ma che con iniziative del genere, dimostra invece di essere anni lontana da una città che si possa definire a vocazione turistica”.

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