Palazzo Zanca, lunedì arrivano gli stipendi ma il 27 si ricomincia

Assemblea dipendenti comunali 20121018 GI7Q1314Da Palermo tutto tace ed alla fine il commissario straordinario Croce ha deciso di prendere il toro per le corna. Lunedì si procederà con un'anticipazione di cassa e i dipendenti comunali, precari compresi, incasseranno lo stipendio.

A comunicarlo ai lavoratori in assemblea permanente lo stesso Croce, che a sorpresa è arrivato nel Salone delle Bandiere nel primo pomeriggio, ha dato la notizia e prima che chiunque, sindacati compresi, gli potesse chiedere qualcosa rispetto alle somme che dovrebbero arrivare dalla Regione è immediatamente ritornato nella propria stanza.

Subito dopo l'assemblea permanente si è sciolta e tutti sono sciamati verso le proprie stanze, visto che il giovedì è giorno di rientro.

In ogni caso il problema è solo rimandato, perché il 27 ottobre matureranno lo stipendi del mese corrente e allora bisognerà vedere come fare.

“È un timidissimo risultato raggiunto grazie alla protesta delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori -dichiarano i segretari generali di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Csa e Dicapp Crocè, Emanuele, Calapai, Fotia e Aloi. Una boccata di ossigeno  che consentirà temporaneamente alle tante famiglie messinesi di tirare avanti fino a quando i governi regionale e nazionale non trasferiranno le risorse. Ci aspettiamo quanto prima anche un confronto serrato con il commissario Croce finalizzato  alla regolarizzazione degli stipendi ai lavoratori e all'eliminazione degli sprechi e degli sperperi che hanno caratterizzato la gestione di Palazzo Zanca, avviando un di riorganizzazione  della macchina amministrativa che valorizzi le professionalità interne  per garantire servizi efficienti ai cittadini”.

“Il pagamento dello stipendio di settembre non è e non può essere la soluzione, bisogna fare altro –commenta Tonino Genovese, segretario generale della Cisl di Messina. Servono un piano complessivo di programmazione seria e rigorosa per combattere l'evasione dalle tasse, controlli del territorio, degli sprechi e degli sperperi. Oggi sono i dipendenti comunali a protestare, domani saranno le cooperative sociali, i dipendenti di Messinambiente o dell'Atm. Palazzo Zanca -aggiunge Genovese- rischia di diventare una sorta di Forte Apache assaltato quotidianamente dai legittimi interessi dei lavoratori e sarà difficile tamponare con trasferimenti ridotti e ritardati il dramma quotidiano dei lavoratori. Occorre affrontare il problema tutti assieme attraverso un Patto tra forze sociali, istituzionali e politiche che preveda un piano di razionalizzazione delle spese e di riordino e rientro per il Comune e le Società Partecipate. Questo si potrà fare attraverso un accordo che impegni Comune, Regione e Governo nazionale e consenta di accedere alle opportunità offerte dal DL 74 del 2012, segnando una demarcazione con l'attuale situazione finanziaria. Solo così potremo superare le devastazioni amministrative, sociali e finanziarie che chi ha amministrato la città ha prodotto nell'ultimo ventennio. Perché -conclude Genovese- se oggi siamo in queste condizioni, nessuno si può dichiarare esente da responsabilità”.

Intanto il braccio di ferro a Palermo tra i sindacati regionali e l'assessore all'Economia Armao continua. La Regione ha solo 60 milioni da distribuire tra gli enti locali di tutta la Sicilia e non vorrebbe dare più di 3 milioni. Ma ogni mese tra stipendi e contributi per i 2 mila dipendenti di Palazzo Zanca, precari compresi, servono 5 milioni di euro. E sabato 27 si ricomincia.

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