Ponte sullo Stretto, De Luca non lo vuole più. Germanà: “Sei alla ricerca disperata di visibilità”
MESSINA. Sconfessa i programmi di tutte le ultime campagne elettorali (comprese le amministrative 2018 e 2022 di Messina) e dice no al ponte, Cateno De Luca. Ai ferri corti con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini subito dopo che i voti della Lega hanno contribuito a eleggere il suo erede designato Federico Basile a Palazzo Zanca, oggi De Luca torna all'attacco del centrodestra. Sostiene che è “in frantumi” e che “governa per fame di potere, ma ormai Fratelli d'italia, Lega e Forza Italia litigano su tutto e ovunque”. Rispetto al ponte, ribadisce che sarà “fatto con i soldi rubati a cose vitali per il territorio: siamo contrari! Siamo invece favorevoli al corridoio Berlino-Palermo che include alta velocità e ponte sullo stretto di Messina con il cofinanziamento dell'Unione europea”. Quali siano i fondi sottratti al territorio il patron di Nord chiama Sud non lo specifica, anche perché quando era in campagna elettorale a Monza per conquistare il seggio che era stato di Silvio Berlusconi (dove ha vinto Adriano Galliani con 67.801 voti superando le 52.079 preferenze di Marco Cappato e le 2.313 di De Luca) aveva dichiarato che il Governo lo voleva costruire sottraendo “300 milioni destinanti al territorio brianzolo”.