Vittorio Emanuele, dopo la lettera del CdA quella dei sindacati

Due pagine invece di quattro è già qualcosa. I segretari generali di SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs chiedono l'invio di un'ispezione dall'assessorato competente e replicano punto per punto alla lunga lettera che il Consiglio di Amministrazione dell'Ente Teatro di Messina ha inviato nei giorni scorsi al presidente della Regione Crocetta, anche se dimezzano la lunghezza.

E lo fanno partendo dalle cause che secondo il CdA hanno portato alla cancellazione parziale del cartellone 2011-2012. “Le motivazioni addotte per giustificare la sospensione degli spettacoli nella scorsa stagione a causa del taglio del 22% delle risorse -scrivono i segretari generali di SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs Pippo Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo- non può trovare utile motivazione in quanto la stessa sorte è toccata a tutti gli enti Regionali con le stagioni già avviate. Nessuno degli Enti interessati ha sospeso la stagione in corso o rinviato gli spettacoli, così come ha fatto il CdA, creando quel danno di immagine che gli è riconosciuto e del quale se ne intende addossare responsabilità verso altri”.

I sindacati respingono al mittente anche l'accusa di avere voluto sfruttare alcuni lavoratori non assunti (professori d'orchestra, stagionali e precari), sostenendo che questi ultimi sono invece “le vittime di quella che la dirigenza dell'Ente definisce “solo una mancanza….. e cioè il ritardo con cui è stato presentato il Bilancio Consuntivo 2010”. Non giova riconoscere “solo” la mancanza, ma bisogna valutare la stessa in termini temporali e le ricadute che questa inadempienza ha provocato. La redazione del Consuntivo 2010 si è conclusa dopo quasi tre anni dalla data in cui lo si sarebbe dovuto predisporre. Tutto ciò ha determinato un blocco per la ricezione della seconda semestralità del finanziamento 2011 di 3 milioni 400 mila euro. Tutto questo ha prodotto “solo” i mancati pagamenti dei fornitori, delle compagnie che hanno prestato la loro opera nella stagione scorsa, compreso il mancato pagamento delle spettanze dovute ai professori d'orchestra”.

Per SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs tutto questo si potrebbero configurare come un danno erariale dovuto sia alle spese legali sostenute dall'Ente per opporsi in Tribunale ai decreti ingiuntivi di pagamento, sia gli interessi che maturano in banca per l'uso prolungato della scopertura. Secondo le stime dei sindacati gli interessi ammonterebbero a 60 mila euro per il 2010 e a 100 mila euro per il 2011. Nulla ancora i sa per il 2012, ma si presuppone che l'importo sia simile a quello del 2011.

“E' ridicolo addebitare responsabilità alla Regione che non eroga le somme dovute -sostengono i dirigenti sindacali- non considerando le ricadute di quanto questa dirigenza ha provocato per le incapacità dimostrate. Non abbiamo mai parlato di disavanzo se non nella misura in cui l'Ente valuta debiti e crediti per gli anni 2011 e 2012, sapendo che il Bilancio Consuntivo per il 2011 non è stato ancora redatto, per cui la somma non può essere conteggiata come credito di immediata riscossione.

Ciò che questo CdA definisce ”sindacati dormienti”, sono coloro che per oltre due anni hanno dato fiducia incondizionata alla dirigenza dell'Ente ed hanno collaborato nella speranza che si potessero definire questioni importanti come pianta organica ed equiparazione. Intendiamo evidenziare  come, in modo strumentale, le questioni temporali degli avvenimenti sono rappresentate: il Presidente dell'Ente ha ricevuto nel dicembre 2010, per Sua esplicita richiesta alla Regione, la Pianta organica presentata nel 2007. Ci chiediamo, perché farla restituire e non chiederne l'approvazione? Appena riavuta a Messina, cosa ha fatto il C.d.A. per formularne una nuova? Solo oggi scrivono “abbiamo ripreso in mano la questione, il C.d.A. ha nominato una commissione che sta sviluppando l'iter con il sindacato disponibile a discutere e confrontarsi”. Tre anni di attesa non possono che attestare l'incapacità e la cattiva gestione che ha contraddistinto questa direzione dell'Ente nell'affrontare e risolvere le questioni importanti”.

Per quanto riguarda l'equiparazione, i sindacati sottolineano come la mancata approvazione dipenda da errori contenuti negli atti predisposti dal commissario ad acta inviato dalla Regione e rilevati anche dai Revisori dei .

La polemica sulla legge regionale del 20% dei contributi destinati alla stabilizzazione dei professori d'orchestra è liquidata puntualizzando che “merita di essere seriamente valutata solo da chi sa risolvere le questioni amministrative, piuttosto che lo strumentale tentativo del CdA sulla definizione di cosa voglia significare il termine stabilizzazione. C'è da aggiungere che l'assessorato ha risposto alle richieste inoltrate dall'Ente, dichiarando che le somme devono essere vincolate alle effettive giornate lavorative degli orchestrali. Parere ignorato dal CdA e palesato ufficialmente al Collegio dei Revisori”.

Cgil, Uil, Fials e Sadirs sottolineano che per la stesura dei Bilanci Consuntivi l'Ente Teatro di Messina è l'unico in Sicilia che non li predispone autonomamente. “È vergognoso -dichiarano- che si scarichino incapacità dirigenziali sui dipendenti che sono inquadrati con livelli retributivi fermi da anni e che tutto ciò che svolgono è solo per senso di responsabilità e buona volontà. La responsabilità oggettiva e soggettiva non può che ricadere sul soprintendente che ha assunto per più di un anno anche il compito di Direttore Amministrativo. Su quanto accaduto in relazione al bando di concorso a titoli per la procedura di assunzione del Direttore Amministrativo, dobbiamo rilevare come la pessima gestione amministrativa dell'intero iter stia portando l'Ente a sostenere spese legali non più tollerabili, esponendolo inoltre a continue denunce alla magistratura”.

La lettera dei sindacati passa poi in rassegna l'elenco di quanto fatto negli ultimi anni dai vertici del Vittorio Emanuele. A partire dalla biblioteca, dove lavora un solo impiegato e non si può usufruire del servizio a causa della mancanza di organizzazione e dai tempi della della stagione di musica (il 18 dicembre 2012) e la possibilità di acquistare l'abbonamento (il 29 gennaio 2013), passando per le entrate garantite dallo spettacolo “Trovarsi”: 300 euro a sera. Ma SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs contestano anche “la gestione delle scenografie e dei costumi, chiusi in magazzini e preda di continui furti e danneggiamenti, l'incapacità di aprire il teatro alle migliaia di croceristi che giungono a Messina giornalmente, stipulando convenzioni con prezzi adeguati (la compagnia Costa Crociere non ha mai risposto all'offerta sottoposta dall'Ente perché conteneva prezzi troppo alti), i costi per consulenze così frequenti da palesare in modo evidente ed oggettivo i limiti di assumere scelte e decisioni di questa dirigenza e quelli delle parcelle legali, derivanti dall'incapacità di gestire l'ordinario e far divenire tutta l'attività un continuo conflitto verso tutto e tutti”.

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