Trading in love

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Simona Piraino

Dice che una dichiarazione d'amore è come un'OPA, un'offerta pubblica di acquisto. Tutto si gioca, dunque, attorno alla reciproca economia dei sentimenti e alla relativa propensione alla speculazione emotiva. O, di contro, all'essere affettivamente parchi e risparmiatori.

Il contratto di coppia è, in assoluto, ciò che il diritto privato definisce fortemente aleatorio: ovvero con il più ampio coefficiente di rischio. Il modo di cominciare una storia e la maniera di gestirla in fieri, dipendono dagli elementi di finanza erotico-relazionale che conosciamo. Tutto qui.

Quanto siamo disposti a investire in una relazione? Per quanto tempo? Con quali remunerazioni gratificanti? Che tipo di rischi siamo disposti ad accettare?

Anche se di Nasdaq e Piazza Affari ne capiamo meno che di fisica quantistica, può capitarci di incontrare nella Wall Street di SexCity l'uomo patrimonialista: è quello che preferisce un capitale amoroso con rendimento minimo garantito, teme una cospicua perdita e si accontenta di una piccola rendita di affetti e piaceri, certa ma non elettrizzante.

Nel rapporto a due, per intenderci, si configura egoista come una ditta individuale. E' la “formica” di cui racconta Esopo: esitante nel concedere (e concedersi) tanto di cuore quanto di sesso.

L'amante JPMorgan è lo speculatore relazionale per antonomasia. Qualora reputi l'intreccio dei vostri occhi e delle vostre lingue, come un ottimo affare, non esita a investirci una sproposita quantità di promesse e libidine cash (soprattutto se le vostre azioni di seduttrice sono ben quotate).

Paventa pezzi di paradiso, defiscalizzando tutti i nostri possedimenti (soprattutto i beni dall'ombelico in giù). Il JPMorgan è altresì capace di incrementare volontariamente la quota investita (convivenza immediata, sesso grandioso e a iosa, presentazione agli amici) salvo poi ritrovarsi, di colpo, senza liquidità amorosa e cadere in manco fosse la crisi del '29. Nella s.a.s. della vostra storia, rivendicherebbe sempre la non responsabilità del socio accomandante.

L'amante Bond (non nel senso di 007, suvvia signore) è colui che si impegna in una storia solo finché il suo ego virile raggiunge il break even point: lo stadio, cioè, in cui si rimette in pari rispetto a un'infelice esperienza passata. Non vuole mica guadagnare dallo stare insieme a voi, desidera solo riprendersi da quell'investimento nefasto che è stato la sua ex.

Così, monitorandosi le prestazioni come gli infografici dello spread, all'apice della sinusoide, vi ringrazia per l'aiuto e si lancia su altri mercati. Il Bond è una s.r.l. che beneficia di una deduzione sull'imponibile grazie ai vostri risparmi emotivi (risparmi di una vita, eh).

Delle due l'una: o ci prendiamo il tesserino di agenti della Consob a tutela dei nostri interessi, oppure ci mettiamo con il nostro commercialista.

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