Le proposte della FP Cgil per la stabilizzazione dei precari

Palazzo Zanca1Adottare tutti gli atti necessari per l' a tempo indeterminato degli 300 precari comunali. E' la richiesta della FP Cgil di Messina presentata al sindaco .

“In applicazione della Legge di Stabilità Nazionale 147 del recepita in Sicilia dalla Legge Regionale 5 -spiega il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè- sollecita il Comune di Messina  ad attivare o proseguire i processi di stabilizzazione del proprio personale precario, sia esso titolare di contratto a tempo determinato o utilizzato in ASU.

Ricordiamo che è in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, una circolare esplicativa di tale procedura di stabilizzazione che definisce tempi e criteri di applicazione della menzionata normativa nazionale e regionale.

Nove i punti di applicazione della normativa nazionale e regionale. A partire dalla riapertura del termine per la definizione dei percorsi di stabilizzazione e dalle proroghe triennale degli attuali contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2016 e annuale fino al 31 dicembre 2014, quest'ultima per i soli Comuni in deroga che nel 2013 non hanno rispettato il patto di stabilità interno.

“Si fa notare -spiega ancora la Crocè rispetto al quarto punto- ad alcuni enti e sindacati autonomi che propongono la proroga solo di un anno degli attuali contratti a tempo determinato, che “le Amministrazioni che hanno le condizioni per operare il reclutamento speciale ma non lo avviano, non possono prorogare i rapporti di lavoro del personale a tempo determinato avvalendosi della disciplina prevista”, cioè per gli Enti che non hanno sforato il patto di stabilità e non aderiscono alla speciale procedura di stabilizzazione la proroga sarà solo per l'anno 2014 e non fino al 31 dicembre 2016.

Previsti anche la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti  di categoria “A” e “B” (scuola dell'obbligo) per i quali il reclutamento avviene attraverso l'applicazione della chiamata diretta e i concorsi per le categorie “C” e “D” (diploma o laurea) con riserva del 50% dei posti disponibili ai precari in servizio presso l'Ente e con procedure concorsuali aperte valorizzando la professionalità  acquisita presso il medesimo Ente.

Oltre alla proroga triennale fino al 31 dicembre 2016, i lavoratori ASU hanno acquisito il diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato sia essi provenienti dal fondo nazionale che regionale e tale diritto può essere esercitato in subordine rispetto ai titolari di contratto a tempo determinato in forza presso l'Ente.

Il complesso delle spese correnti per il personale precario è calcolato al netto del contributo erogato dalla Regione, quindi per il solo 10% del costo complessivo per i Comuni con popolazione al disotto dei 15 mila abitanti del 20% per i rimanenti comuni.

Entro 15 giorni dalla pubblicazione della circolare regionale, sarà predisposto un Elenco Regionale di tutti i lavoratori appartenenti al regime transitorio dei lavori socialmente utili sia statale che regionale (contrattisti ex legge 85/95, ASU fondo nazionale o circolare 280 e 321), dovranno presentare un'apposita istanza presso i propri Enti d'utilizzo, per essere inclusi in un'unica graduatoria regionale utile per la copertura dei posti disponibili che richiedono come requisito il titolo di studio della scuola dell'obbligo o il semplice assolvimento dell'obbligo scolastico, cioè, per l'assunzione a tempo indeterminato per le sole categorie A e B.

La Funzione Pubblica Cgil chiede al sindaco Accorinti di adottare tutti gli atti necessari per procedere all'assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari utilizzati con contratti a tempo determinato.

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