Teatro Vittorio Emanuele, signori si chiude

teatrosantelisabettaUn paio di giorni di annunci e smentite e poi il Consiglio di Amministrazione dell'Ente Teatro di Messina ratifica la decisione anticipata dal presidente Luciano Ordile e dal sovrintendente Paolo Magaudda: niente spettacoli fino al 31 dicembre. Il comunicato è delle 20.37, ma l'assessore regionale alla Cultura Daniele Tranchida, ex componente del CdA dell'Ente Teatro, conosce i suoi polli e gioca d'anticipo: alle 19.04 va giù duro e accusa Buzzanca di non avere mai rispettato la norma che prevede che il cofinanzi il cartellone.

“Apprendo della volontà del sindaco Giuseppe Buzzanca di presiedere e partecipare alla riunione del Consiglio di amministrazione prevista per domani -dichiara Tranchida. Rientra nelle sue prerogative, ma risulta  davvero singolare che chi rappresenta il Comune di Messina (cioè l'ente che dal momento in cui è stato istituito il teatro nel 1995 non ha mai adempiuto a quanto previsto cioè il cofinanziamento) adesso si voglia ergere a salvatore della patria. Non si capisce per quale motivo il Comune che ha l'obbligo di cofinanziare il teatro -insiste Tranchida- non lo abbia mai fatto. E soprattutto non si comprende perché nessuno gli abbia mai chiesto conto e ragione di questa inadempienza. Come non si capisce- aggiunge Tranchida- il motivo per il quale l'Ente Teatro non abbia mai chiesto i fondi ministeriali per lo spettacolo di cui usufruiscono altri teatri siciliani. Tutto questo mentre la Regione ha sempre erogato l'annuale contributo a beneficio sia del personale sia degli spettacoli. Quei soldi -chiarisce l'amministratore- sono serviti, persino, a saldare il contenzioso generato da dipendenti adibiti a mansioni superiori”.

Certo, c'è da capire come mai quando era componente del Consiglio di amministrazione dell'Ente Teatro Tranchida non abbia (o almeno non se ne ha notizia che lo abbia fatto) chiesto conto e ragione di tutto questo. In ogni caso, è da sottolineare che nella legge istitutiva dell'Ente Teatro è previsto che il Comune nomini tre membri del CdA più il presidente, la Provincia nomini due componenti e la Regione uno soltanto. “E questo significa -spiega Tranchida- che Comune e Provincia hanno il controllo, mentre alla Regione da sempre spetta la verifica sui bilanci, ma non ha alcun tipo di controllo sull'indirizzo culturale e sulle scelte ordinarie di gestione”. Per quanto riguarda poi la mancata assunzione dell'orchestra del teatro Vittorio Emanuele, Tranchida precisa che in applicazione della legge regionale 17 del 28 dicembre 2004, il 20% del contributo regionale dovrà essere destinato elusivamente agli stipendi dei musicisti. 

A dare l'annuncio ufficiale della sospensione degli spettacoli è la Daniela Faranda, visto che Ordile non è riuscito a sganciarsi per quello che è stato definito un precedente indifferibile impegno. “Purtroppo e con grande dolore -ha dichiarato la Faranda alcuni minuti prima dell'apertura del sipario su “La rondine” di Puccini- siamo stati costretti a deliberare la sospensione di tutte le attività della stagione di musica e di quella di prosa. La relazione sul bilancio, come dovrà essere modificato in corso d'opera dopo la decurtazione del regionale di oltre il 20'% a fronte del 5% previsto, non lascia altra possibilità: anche il solo pagamento degli stipendi porterà a un disavanzo, circostanza che non si è mai verificata nella nostra storia. Stipendi che sono tanto più importanti sapendo, come noi sappiamo, la dedizione e la competenza con cui tutto il personale, amministrativo e tecnico, lavora ogni giorno. Naturalmente -ha proseguito la Faranda- saremmo felici di poter rivedere questa decisione nel caso che un assestamento del bilancio regionale assegni al Teatro di Messina un ulteriore finanziamento”. Domani il Consiglio di Amministrazione si incontrerà con il sindaco e il presidente della Provincia. La speranza, è che non si assista a un altro atto dello spettacolo più in voga a Messina: quello del balletto delle responsabilità. 

Perché fino ad oggi la più grande prova di dignità l'hanno data gli orchestrali, che sabato scorso hanno suonato davanti al teatro raccogliendo la reale solidarietà della città.

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