#SerieD. Il Messina di Sciotto deve cancellare l’ultimo decennio

Come se non fosse successo niente, come se fossimo stati congelati per tutto questo tempo, il Messina di Sciotto è chiamato a cancellare l'ultimo decennio di calcio in riva allo Stretto, un decennio di tante delusioni e pochissime gioie, un decennio composto per lo più da debiti e gestioni scellerate da parte di presidenti abbozzati e incapaci di mettere mano al portafoglio. Il nuovo ACR Messina (Associazione Calcio Rilancio) ha come unico obiettivo quello di far innamorare nuovamente la tifoseria peloritana della propria squadra, perché negli ultimi dieci anni (e chiudiamo questa parentesi che rivede il passato) tutto è stato fatto, meno che calcio. Adesso è il momento di ripartire, a cominciare dal prossimo campionato dilettantistico che i biancoscudati dovranno vincere per tornare immediatamente tra i professionisti, senza se e senza ma. 

Il tempo delle chiacchiere e delle collette è ampiamente finito: il presidente Pietro Sciotto ha già dimostrato di possedere innanzitutto passione, ma soprattutto una stabilità economica tale da poter permettere al Messina di disputare un campionato al vertice già dal prossimo settembre. Il nuovo allenatore Venuto è impaziente di iniziare questa avventura nella panchina peloritana, realizzando di fatto il suo sogno sportivo. Il progetto del presidente Sciotto prevede il raggiungimento della Serie B in tre anni, un traguardo ambizioso e che fa sicuramente sognare in grande i più affezionati tifosi del Messina, i quali sperano di non rimanere nell'inferno del dilettantismo italiano per tanto, troppo tempo così come fu per il vecchio ACR.

1. Esultanza curva
Foto Antonio Maimone

Chiaramente non è mai facile ripartire dopo un fallimento sportivo: i tifosi del Messina purtroppo negli ultimi trent'anni ne hanno vissuti parecchi, ma l'amore per il calcio e soprattutto per la squadra che li rappresenta farà certamente tornare sulle tribune del Celeste (o del San Filippo) i supporters peloritani. D'altronde in piazze importanti come Parma e Venezia abbiamo visto che tutto è possibile, anche nel giro di pochi anni, ma sappiamo che per Messina è spesso stato difficile rialzarsi, l'ultimo decennio lo ha dimostrato, visto che per uscire dalla la prima squadra cittadina ha impiegato ben cinque stagioni e innumerevoli avvicendamenti societari.

Le premesse questa volta sembrano positive, almeno per quanto riguarda il presidente Sciotto, che sta dimostrando di avere quella forza mentale ed economica (sta già sborsando oltre un milione) per puntare subito al professionismo, incredibilmente gettato al vento qualche settimana fa. C'è da costituire una squadra piena di giovani, visto il regolamento della categoria, ma con over di esperienza e la lista dell'allenatore Venuto è già stata presa in considerazione dal prossimo staff tecnico. Non ci sono ancora ufficialità, ma sembra che per il ruolo di direttore generale il profilo sia quello di Giovanni Carabellò, figura tutt'altro che gradita dalla tifoseria peloritana.

Un'immediata promozione in Serie C farebbe certamente tornare quell'entusiasmo comprensibilmente svanito dopo l'ennesimo fallimento sportivo (e non solo) di questa città. Ci vogliono programmazione e denaro, due parole tanto semplici quanto imprescindibili per poter fare calcio in qualsiasi categoria. Da troppo tempo a Messina non si programma una stagione con tranquillità. Da troppo tempo a Messina non si ha il denaro per mandare avanti un progetto sportivo. Adesso sembra che qualcosa stia girando per il verso giusto, ma non vogliamo avere la responsabilità di giudicare il tutto troppo presto. I fatti e la normalità (!), attraverso programmazione e denaro, saranno all'ordine del giorno e non più soltanto utopia. In bocca al lupo a tutti, che sia l'alba di una nuova era per il calcio messinese.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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