Ribasso selvaggio nei servizi sociali: la FP Cgil all’attacco

ASSEMBLEA ASILO NIDO SAN LICANDRO
L'assemblea della FP Cgil all'asilo nido di San Licandro

Ribassi illimitati nei nuovi bandi per i servizi sociali che non garantiscono posti e qualità delle prestazioni. La FP Cgil di Messina dissotterra l'ascia di guerra e va all'attacco.

“Per raggiungere tutti, il 90% dei lavoratori del settore è un nostro iscritto -puntualizza il segretario generale della FP Cgil Clara Crocè- abbiamo organizzato sei assemblee in un giorno solo e adesso siamo pronti alla mobilitazione.

Abbiamo espresso soddisfazione in merito alla pubblicazione dei bandi, in quanto le continue proroghe tecniche avrebbero potuto  comportare la sospensione dei servizi come accaduto ai tempi del commissario Croce. Abbiamo anche espresso apprezzamento per l'aumento dell'orario di lavoro per gli operatori di alcuni servizi, che se pur importanti sono sempre stati penalizzati. Ma rimaniamo sconcertanti in merito al cambio di passo voluto dall'amministrazione Accorinti rispetto alle modalità di affidamento dei servizi”.

Indice puntato sui criteri di aggiudicazione delle gare, che non pongono alcun limite ai ribassi. “Per la prima volta -spiega la dirigente sindacale- l'amministrazione comunale si discosta dalle indicazioni degli uffici scrivendo nei bandi che “Sull'importo a base d'asta i concorrenti dovranno  produrre offerta in ribasso. L'assegnazione del punteggio avverrà assegnando il massimo punteggio previsto al concorrente che ha effettuato il maggiore ribasso e agli altri concorrenti in maniera proporzionale. Il calcolo si effettuerà tenendo conto della cifra intera del ribasso con troncatura dei decimali.”  Ciò significa  -tuona la Crocè- che sulle spese  di gestione e sugli oneri di sicurezza le cooperative partecipanti potranno presentare offerte al ribasso fino al 100%. Nei precedenti bandi di gara invece, l'assegnazione del punteggio  avveniva calcolando un 2,5 per ogni punto di ribasso percentuale fino ad un massimo di 40 punti “.

Oltre alla beffa di avere aspettato i nuovi bandi per quasi un anno, anche il danno del ribasso selvaggio. La FP Cgil chiede  all'amministrazione Accorinti chiarimenti rispetto alla gestione dei servizi e i motivi che hanno indotto a modificare i criteri di valutazione delle offerte. 

Stando al sindacato, “la gestione degli asili nido è a (dal servizio mensa agli altri oneri previsti dal capitolato), nei Centri di Aggregazione Giovanile sarà difficile garantire il materiale didattico, ludico e il materiale di ordinaria manutenzione, la fornitura dei pasti nell'assistenza domiciliare anziani, il trasporto disabili nei centri riabilitativi. Tutti servizi già sottodimensionati, per non parlare degli oneri di sicurezza sui luoghi di lavoro. Un ribasso del 100% sugli oneri di gestione determinerà inevitabilmente un peggioramento del servizio e scaricherà sui lavoratori la tenuta dei servizi sociali, ai quali non saranno garantiti puntualmente gli stipendi e i contributi previdenziali”. 

Ma la FP Cgil non riesce a comprendere i motivi per i quali si prevede che “nell'asilo di Camaro, per i di età compresa tra 24 e 36 mesi, l'orario giornaliero di apertura sia dalle 8 alle 16 dal lunedì al sabato ad eccezione dei giorni festivi, salvo quanto previsto nel progetto migliorativo. Mentre per i bambini di età compresa tra i 3 e i 24 mesi l'ente aggiudicatario dovrà garantire l'orario di apertura dalle 8 alle 12 dal lunedì al sabato, ad eccezione di giorni festivi.

Tale previsione favorirà gli asili privati. Invece di incrementare gli asili, anche in vista dei fondi PAC, si riducono i servizi. E poi perché non sono stati garantiti tutti i livelli occupazionali  e le liste di attesa nei vari servizi?”.

La FP Cgil ha già inviato una nota dettagliata al sindaco Renato Accorinti, nella quale ha evidenziato le criticità emerse con la pubblicazione dei nuovi bandi e chiede un suo intervento. Diversamente, sarà mobilitazione.

 

 

 

 

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