Ponte sullo Stretto, Germanà a Basile: “Non è vero che Messina non è stata coinvolta nelle scelte”

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Da sin. Mondello, Basile, Salvini, Germanà, Puccio

ROMA. Botta e risposta tra Germanà e Basile sul ponte sullo Stretto. Quest'ultimo, durante l'audizione in Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera convocata per discutere il decreto sul collegamento stabile tra Sicilia ed Europa, ha dichiarato che “Messina non può e non deve essere esclusa dalla governance del ponte per ogni fase, già da adesso, e fino alle fasi gestionali”. Poi il di Messina ha aggiunto: “È quanto chiede il Comune di Messina e quanto sarà perseguito in ogni sede istituzionale che rappresenta fasi pianificatorie e realizzative del ponte sullo ”.
Rispetto al ruolo che rivendica per la città che amministra da giugno dell'anno scorso, Federico Basile ha sottolineato che la stessa “non è inserita nella società Stretto di Messina. Ritengo sia fondamentale che la parola della città, in termini di comunità cittadina, sia ascoltata. Le opere a terra dovranno essere discusse con la città, che inevitabilmente dovrà assorbire tutte le esigenze della nuova infrastruttura. Stesso discorso per le opere compensative, perché queste non devono mitigare ma agevolare l'infrastruttura generale”.

Immediata la replica del senatore leghista Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega a Palazzo Madama e segretario in Commissione Lavori pubblici, Ambiente, Transizione ecologica, Energia, Comunicazioni e Innovazione tecnologica. “Il ministro Salvini ha sempre dimostrato sensibilità e rispetto verso i territori. Prova ne sia che il 23 gennaio scorso ha ricevuto al ministero dei Trasporti, accompagnato da me, il sindaco di Messina Federico Basile. Sindaco che si è espresso sempre favorevole al ponte sia in campagna elettorale che dopo. In quella sede abbiamo messo sul tavolo una serie di problematiche che riguardano la città di Messina e avviato un'interlocuzione…

Oggi comprendo le difficoltà del sindaco, perché De Luca ha improvvisamente cambiato rotta sulla realizzazione dell'. Ci sta, per carità. Ognuno fa le scelte che crede: saranno poi gli elettori a giudicare, ma che non si dica che la città non è stata coinvolta perché non lo consento a nessuno. Il ministro ha ricevuto sindaco, vicesindaco e direttore generale e poche settimane dopo, invece di ringraziamenti pubblici, ha ricevuto valanghe di insulti gratuiti da parte di De Luca”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.