Palermo, il festival “Le vie dei tesori” finalista del Premio Cultura + Impresa

PALERMO. Le Vie dei Tesori è tra i 22 finalisti del Premio Cultura + Impresa. Il festival siciliano viene così alla ribalta dell'iniziativa che rende merito ai migliori progetti di sponsorizzazione e partnership culturale, produzione culturale d'impresa e attivazione dell'Art Bonus realizzati lo scorso anno in Entro giugno la giuria di qualità indicherà i dieci vincitori. I 22 progetti finalisti provengono da 12 regioni italiane, 5 del Nord, 3 del e 4 del Sud e di questi soltanto due dalla Sicilia: accanto al lavoro de Le Vie dei Tesori in partnership con l'azienda vitivinicola Planeta (che ha proposto itinerari e degustazioni di vini del territorio, legati alla narrazione dei luoghi del festival) l'altro progetto isolano in finale riguarda il restauro di Palazzo Ducale dei Tomasi di Lampedusa a Palma di Montechiaro a cui ha collaborato la maison Dolce&Gabbana. In una regione come la Sicilia in cui è difficilissimo coinvolgere sponsor, il festival Le Vie dei Tesori è riuscito a creare aggregazione e collaborazione tra pubblico e privati, enti, Comuni, università, associazioni e aziende, investendo sulla promozione dei luoghi. Un'occasione unica di riappropriazione del territorio per i cittadini e di scoperta per i turisti che si perdono, da 13 edizioni, tra palazzi nobiliari, monasteri, chiese, cripte, giardini, musei scientifici, luoghi di solito chiusi o non raccontati. Nel 2019 in 8 weekend sono state coinvolte 15 città d'arte e 450 tesori. Planeta, tra i protagonisti del rinascimento vinicolo siciliano, organizza dal 2018 un “Viaggio in Sicilia da Ovest a Est” attraverso i vini e gli oli. Nell'ultima edizione del festival la partnership ha dato vita a 13 in 11 tesori: alla visita del sito condotta da esperti è seguita la degustazione di vini autoctoni. Il Premio Cultura + Impresa, fondato sette anni fa da Federculture e da The Round Table, è promosso dal Comitato non profit Cultura + Impresa con il contributo di Fondazione Italiana Accenture e di ALES. I progetti, realizzati nel 2019, devono avere, come campo di azione il restauro e la valorizzazione di beni culturali, musei, spazi espositivi ed esposizioni museali; festival, rassegne culturali; installazioni/performance d'arte contemporanea; spettacoli o stagioni teatrali, musicali e di danza; produzioni di arti visive, cinematografiche, audiovisive, multimediali e attività editoriali. Tre le sezioni, a ognuna corrisponde un premio: Sponsorizzazioni culturali, Produzioni culturali d'impresa e Applicazione dell'Art Bonus; tre “menzioni speciali” dedicate alla Corporate Cultural Responsibility; Progetti under 35, e Digital Innovation in Arts, tema particolarmente attuale in tempo di COVID-19 visto che web e innovazione tecnologica sono ormai indispensabili per la divulgazione di contenuti artistici e culturali.