Omicidi mafiosi a Barcellona PG: 7 arresti per 13 delitti degli anni Novanta
MESSINA. Sette arresti collegati a tredici omicidi degli anni Novanta commessi a Barcellona Pozzo di Gotto. Stamane i Carabinieri del ROS, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Messina e del 12° Nucleo
Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Messina per 7 persone, 6 delle quali
appartenenti o indiziate di appartenere alla cupola mafiosa barcellonese. Sam Di Salvo, Giuseppe Gullotti, Nicola Cannone, Stefano Genovese, Giuseppe Isgrò, Carmelo Mastroeni e Vincenzo Miano sono indagati di più delitti di omicidio premeditato, aggravato del metodo mafioso.
“Il provvedimento -si legge nella nota inviata dal Comando Provinciale Carabinieri- scaturisce dalle indagini avviate nel gennaio 2023 dagli uomini del
Raggruppamento Operativo Speciale su delega della DDA, la Divisione Distrettuale Antimafia, che hanno consentito di accertare
come gli arrestati, alcuni dei quali già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori
della famiglia barcellonese, abbiano preso parte, in qualità di
mandanti o esecutori materiali, a dieci fatti di sangue, commessi nell'ambito della cruenta guerra
di mafia che ha afflitto negli anni Novanta la Provincia di Messina”.
Si tratta dell'omicidio di Angelo Ferro (27 maggio 1993 a Milazzo), del duplice omicidio di Antonino Accetta e Giuseppe Pirri (rinvenuti cadaveri nel cimitero di Barcellona P.G. il 21 gennaio 1992 e uccisi il giorno precedente), dell'omicidio di Carmelo Ingegneri (11 luglio 1992 a Barcellona P.G.), dell'omicidio di Francesco Longo (28 dicembre 1992 a Barcellona P.G.), dell'omicidio di Aurelio Anastasi (4 gennaio 1993 a Barcellona P.G.), dell'omicidio (lupara bianca) di Giuseppe Italiano avvenuto prima del 24 febbraio 1993 a Barcellona P.G., dell'omicidio (lupara bianca) di Giuseppe Porcino avvenuto prima del 18 marzo 1993 a Barcellona P.G.. Rispetto a quest'ultimo caso, “sono in corso attività di scavi finalizzate alla ricerca dei resti di Porcino da parte di personale dei Carabinieri del ROS e di personale del Comando Provinciale dei vigili del Fuoco”. E ancora “attentato a colpi di arma da fuoco avvenuto il 4 settembre 1993 a Barcellona P.G. che causò la morte immediata di Sergio Raimondi, Giuseppe Martino e quella successiva di Giuseppe Geraci il 26 aprile 1994. Relativamente a tale fatto di sangue nel 2022 si è giunti
alla condanna definitiva dell'ergastolo disposta nei confronti di uno degli imputati quale uno
degli esecutori materiali nell'ambito di altro procedimento”. Infine, l'omicidio di Giuseppe Abbate del 16 febbraio 1998 a Barcellona P.G. e quello di Fortunato Ficarra dell'1 luglio 1998 a santa lucia del Mela. “Per quest'ultimo delitto sono stati condannati, con sentenza passata in giudicato nel 2022, in altro procedimento
altre cinque persone.
In particolare l'attività investigativa, avvalendosi anche delle recenti dichiarazioni rese dal
collaboratore di giustizia Salvatore Micale, appartenente al sodalizio mafioso dei barcellonesi,
ha permesso di accertare che gli indagati avrebbero partecipato, con differenti
ruoli, ai 10 agguati sopra elencati, tutti eseguiti con le classiche metodologie mafiose utilizzando armi
da fuoco e cogliendo di sorpresa le vittime, togliendo in totale la vita a 13 uomini di età compresa
tra 21 e 55 anni.
Nel corso delle indagini è inoltre emerso che taluni omicidi erano stati decretati dai vertici della
famiglia mafiosa barcellonese per punire alcune persone che avrebbero commesso furti o
spacciato droga senza aver ricevuto una preventiva autorizzazione da parte
dell'associazione criminale, comportamenti considerati potenzialmente idonei a minare l'autorità dei vertici del
sodalizio”.