Minestre e regali all’amica benestante

minestraGentile Contessa Lara, ho sempre pensato che il fondo delle minestre o delle zuppe si debba prendere sollevando il bordo del piatto verso il commensale. L'altra sera ero in un ristorante molto costoso e ho notato una signora elegante ed educata che sollevava il piatto verso il centro della tavola. Sbaglio io o la signora distinta? Gigi B.

Gentile Gigi, purtroppo ad essere in errore è lei. Quando si mangia una minestra o una zuppa, il galateo consente di inclinarla leggermente verso gli altri commensali e quindi verso il centro della tavola. Sottolineo “leggermente”, perché spesso ho visto persone sollevare il piatto al punto tale da metterlo in verticale. Meglio mangiare un cucchiaio di minestra in meno ed evitare di dare agli altri l'impressione di essere affamati.

Cara Contessa, ho un'amica molto benestante che nelle ricorrenze mi fa dei regali belli e costosi. Io posso contare su entrate molto più modeste e non so mai come regolarmi: svenarmi e ricambiare allo stesso modo oppure scegliere qualcosa di adeguato alle mie tasche? Grazie per l'aiuto, Lina L.

Gentile Lina, svenarsi e adottare un tenore di vita più alto di quello che ci possiamo permettere è sempre di cattivo gusto, oltre che pericoloso per il nostro conto in . Anche perché, fare regali costosi a un'amica che si può permettere tutto è inutile e privo di senso. Molto meglio invece offrire un piccolo dono spiritoso, che rispecchi la personalità di chi lo riceve. In alternativa, un classico in edizione economica se la sua amica ama leggere o candele profumate. La sua amica si sentirà “pensata” e non si sentirà a disagio, come invece potrebbe capitare se ricevesse un regalo evidentemente al di sopra dei mezzi di chi lo dona.


Avete un dubbio di Bon Ton e non sapete come fare? Scrivete alla Contessa Lara indirizzando le e-mail a: redazione.messina@sicilians.it

Contessa Lara

Contessa Lara è il nom de plume di una gentildonna messinese che non ama mettersi in mostra. Fedele agli insegnamenti della sua gioventù (le signore compaiono sui giornali solo tre volte: quando nascono, quando si sposano e quando muoiono) ha deciso di collaborare con noi, ma con discrezione. Ovviamente abbiamo accettato con gioia, sicuri che la sua competenza sarà un prezioso aiuto per chi già conosce le buone maniere e per chi invece ha ancora molta strada da percorrere sulle impervie vie del saper vivere.

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