#Messina. Tagli agli stalli per i disabili, Pizzino a rapporto

capraIl Dipartimento alla Mobilità Urbana taglia 250 stalli destinati ai parcheggi dei . A denunciarlo è l'Anglat, l'Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti.

Dito puntato contro chi ha emanato il provvedimento, il dirigente Mario Pizzino, ma anche contro il sindaco di Messina Renato Accorinti e gli assessori ai Servizi sociali Nino Mantineo e alla Mobilità Gaetano Cacciola, accusati di avere avallato le determine dello stesso.

Ancora una volta la sensazione è di sconcerto. A fronte di un'amministrazione che si è sempre proclamata a favore degli ultimi, ci sono dirigenti che invece sembrano procedere in senso opposto.

Evidentemente il confine tra chi dà indicazioni su ciò che deve essere fatto per la città (Giunta e Consiglio comunale) e chi deve eseguirle applicando le regole valide in tutto il della Repubblica Italiana non deve essere troppo chiaro nel Comune di Messina.

E così, da un lato il dirigente alla Viabilità Mario Pizzino taglia altri 250 stalli destinati ai disabili, dall'altro l'amministrazione è costretta a correre ai ripari, annunciando un confronto per il 9  e facendo un altro scivolone sulla querelle del regolamento.

Come si legge in una nota che non è stata inviata dall'Ufficio Stampa del Comune, Cacciola e Accorinti “hanno convocato Pizzino alla riunione della Giunta comunale fissata per martedì prossimo.

In quella occasione -dichiara Cacciola- ribadiremo che l'amministrazione ha già affermato, con assoluta chiarezza, che non intende in alcun modo penalizzare soggetti affetti da disabilità, che invece vanno assolutamente sostenuti anche nelle loro esigenze primarie, quale è certamente quella della possibilità di spostarsi con i minori problemi possibili”.

Quanto alle ordinanze dirigenziali che hanno provocato enormi disagi a diverse persone e a interi nuclei familiari, l'assessore Cacciola aggiunge che “la discrezionalità e i più volte sbandierati poteri di autonomia dei dirigenti non possono non tenere presente, o addirittura contrastare, soprattutto in questioni di così forte impatto sociale, la linea dell'amministrazione comunale, che è quella di dare risposte vere ed efficaci alle necessità ed ai bisogni delle fasce più deboli.  

Su questo argomento -prosegue la nota- negli ultimi periodi sono ripetutamente intervenuti anche consiglieri comunali con proposte specifiche. La proposta di regolamento sugli stalli dei disabili presentata dal consigliere Lucy Fenech -chiosa Cacciola- è certamente un'iniziativa che questa amministrazione condivide e disegna efficacemente una soluzione per una questione che non merita ulteriori ritardi nella sua risoluzione”.     

Ed è qui che scivola l'amministrazione, citando un solo regolamento per gli stalli dei disabili, dimenticando che ce n'è un altro presentato dal consigliere del PD Daniele Zuccarello su proposta di Italia dei Valori e del consigliere del IV Quartiere Dino Smedile e che entrambi devono essere vagliati da Pizzino, che deve esprimere il proprio parere.

“Da voci di corridoio di Palazzo Zanca -dichiara Salvatore Mammola, responsabile provinciale di IDV- pare che sia partito un richiamo dal segretario generale Antonio Le Donne a Pizzino perché si sbrighi a dare il parere, perché l'iter è bloccato. I due regolamenti devono infatti passare prima dalla Commissione e poi in Consiglio comunale, che dovrà decidere quale adottare.

La differenza sostanziale tra i due, è che in quello presentato da Zuccarello è stata eliminata la pretesa contenuta nella determina di Pizzino relativa alla presentazione da parte dei disabili di un atto notorio con il quale chi chiede il pass auto dichiara che effettua frequenti uscite sul territorio comunale per motivi di salute, lavoro e istruzione.

In quello presentato dalla Fenech, bontà sua, si prevedono uscite “anche per motivi sociali”, ma come denunciamo da tempo, questa è una follia. Io non dichiaro niente. Io esco e basta“.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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