Messina, presidenza Consiglio comunale: l’opposizione non riesce a serrare i ranghi

seduta nutrire martedì stasera aggiornatoMESSINA. Ore di discussione. Prima due, poi quattro candidati. Alla fine ieri sera l'opposizione non è riuscita a trovare la quadratura del cerchio per eleggere la propria terna della presidenza del Consiglio comunale. “Non riusciranno e mettersi d'accordo e alla fine Nello sarà eletto” aveva predetto venerdì scorso nel corso della trasmissione di TCF Malalingua il capogruppo del PD Felice Calabrò, riferendosi all'attuale vicepresidente vicario Nello Pergolizzi. Evidentemente, ben conoscendo le logiche che animano l'Aula è stato facile profeta.

L'aspirazione a dare una lezione a Cateno De Luca e, di conseguenza, al sindaco Federico Basile, sembra destinata a restare un sogno. Mentre a Fiumedinisi De Luca faceva la conta (pare fossero in 15, invece dei 17 previsti), a Messina, durante la riunione dell'opposizione spuntavano candidati alla presidenza come funghi. Prima Ugo Zante (Ora , fortemente voluto da Genovese) e Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d'Italia, che non ha mai fatto mistero di desiderare lo scanno più alto dell'Aula. Poi il tentativo di mediazione con Giovanni Caruso (De Domenico sindaco) e Mirko Cantello (Capogruppo misto). Presente anche Maurizio Croce, candidato sindaco del centrodestra arrivato secondo dopo Basile alle ultime amministrative, che pare abbia puntato le proprie fiches su quest'ultimo, scontentando gli altri.

Si è favoleggiato anche di interventi dall'alto di parlamentari nazionali e regionali per far saltare il banco a De Luca ma, alla luce dei risultati, è evidente che abbiano deciso di lavarsene le mani.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.