#Messina. Piano di Riequilibrio: tutto rinviato a domani
Documenti incompleti dalla Giunta e Aula semideserta. La discussione sul piano di Riequilibrio salta ed è rinviata a domani alle 12.
Oggi sarebbe dovuto essere il giorno del Piano di Riequilibrio. Il ministero dell'Interno aveva indicato il 28 gennaio come termine ultimo, obbligatorio, per la presentazione dei chiarimenti sui 23 rilievi mossi dalla sottocommissione del Viminale.
Dall'ultima seduta della Prima Commissione Consiliare, che ha evidenziato l'esistenza di ulteriori debiti fuori bilancio per 10 milioni di euro, l'urgenza di risposte era ormai palese.
Ma come è ormai consuetudine per l'amministrazione guidata dal sindaco Renato Accorinti, la documentazione richiesta dal Collegio dei Revisori dei Conti è stata consegnata incompleta.
Niente parere quindi da parte dell'organo di controllo, che forse riuscirà a consegnarlo domani. In assenza di altro, la seduta di questa mattina si è trasformata in una dura contestazione nei confronti dell'esecutivo e del segretario generale Antonio Le Donne, cui il consigliere UDC Libero Gioveni rimprovera di “averne combinate di tutti i colori” e di “non svolgere al meglio il proprio dovere”.
Antonella Russo del Gruppo misto ha espresso le medesime preoccupazioni, aggiungendo che “la mancata presentazione entro i termini previsti delle spiegazioni richieste non avrà di sicuro ricadute positive sul parere che il ministero dovrà esprimere”.
Non si è fatta attendere la risposta del capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta, che da strenuo paladino dell'amministrazione ha ricordato alla collega Russo come sia stato lo stesso Consiglio a chiedere esplicitamente e con urgenza il parere di soli 4 punti sui 23 complessivi. “Un'assurdità -commenta Nina Lo Presti, anche lei consigliere del gruppo Misto. I punti sui quali è stato chiesto di rispondere sono 23 e su 23 lo si deve fare. La verità è che facendoci cogliere impreparati, per colpa dell'esecutivo abbiamo fatto tutti una figuraccia con il ministero”.
Pessima figura anche da buona parte del Consiglio comunale, visto che stamane in Aula c'erano meno di 20 consiglieri, che alla fine si sono ridotti a una decina. La presidente Emilia Barrile ha fatto due volte l'appello nominale e non essendoci il numero legale è stata costretta a rinviare tutto a domani.
