#Messina. Città allo sbando: torrenti di fogna in via Pietro Castelli

Via Pietro Castelli ospita studi professionali, sedi universitarie, una scuola elementare e molti negozi di prossimità. Sopratutto, c'è l‘Orto Botanico fondato nel 1638 proprio da Pietro Castelli. All'epoca, però, non c'era la strada e lungo il percorso circondato dagli orti scorreva il Portalegni. La via è il cuore di Gravitelli, quartiere popolare e popoloso di Messina, e per strada si trova sempre gente.

Il tombino dal quale escono i liquami
Il dal quale escono i liquami

Negli ultimi giorni è riaffiorato un rigagnolo dal tanfo metifico. Pozzanghere di varia misura costringono chiunque a diventare acrobata. Raggiungere alcune aule dell'università in alcuni giorni obbliga a un corso accelerato di “guado del fiume”. Insomma, piccolezze di cui non interessa a nessuno, non ci si può spendere pubblicamente per un rigagnolo di fogna, fa poco intellettuale.

La strada invasa dai liquami
La strada invasa dai liquami
Gli abitanti della zona denunciano il fetore insopportabile
Gli abitanti denunciano il fetore insopportabile

E invece, per strada se si scattano foto la gente racconta e chiede. “Ma che fa, fotografa le macchine messe male?” chiede un cliente della farmacia.

E poi parla di salti mortali per non far sporcare i bambini, di tombini di scolo intasati.

Incalza un pensionato “non si può camminare e poi alcuni giorni ‘sta puzza sale fino a casa e non si può stare“.

Risalire un rigagnolo di acque maleodoranti, tranne che per il puzzo, è un'avventura.

Ci sono mille rivoli che ingannano, ma ci sono anche personaggi che lasciano indizi.

Un cliente di una cartoleria scappa fuori a difendere il parcheggio in doppia fila dall'intrusione della macchina fotografica.

Fogna via Pietro Castelli 29-12-2014 p

Ma poi rassicurato sullo scopo della macchina fotografica spiega “basta salire la traversina -chiosa sibillino. Solo quelli là non lo sanno dove nasce sta fogna”. Lo sciabordio del torrentello è quasi bucolico, il pensiero di cosa contengano quelle acque farebbe morire all'istante un ipocondriaco e scappare via a farsi una doccia decontaminante chiunque.

Ma la curiosità spinge lontano. Un'ansa tra le auto, un sabbione e la “fonte” è trovata. Un bel tombino di quelli in ghisa che gorgoglia. Una signora sulla sessantina guarda e spiega “a periodi si combina così, una volta c'era chi si interessava”. Poi abbassa il capo e va via.

mm

Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

Un pensiero su “#Messina. Città allo sbando: torrenti di fogna in via Pietro Castelli

  • 31 Dicembre 2014 in 07:59
    Permalink

    CITTADINANZATTIVA- Proc. Dei Cittadini rileva che è compito e dovere degli Organi Circoscrizionali intervenire con immediatezza e determinazione e pretendere dall’AMAM S.p.A. e/o dal Comune la risoluzione di un problema igienico sanitario così grave. Lo Statuto del Comune di Messina, all’art. 69 prevede l’attribuzione, ai Consigli Circoscrizionali della funzione “ utilizzazione, conservazione, manutenzione ordinaria dei beni comunali (strade, reti idriche e fognanti, edifici scolastici e pubblica illuminazione), delle opere e delle strutture situate nel territorio della Circoscrizione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *