Il commissario Manna blocca gli incentivi per i dirigenti ATM

Domenco Manna
Domenico Manna, commissario straordinario ATM

Dall'1 giugno stop alla retribuzione aggiuntiva per i dirigenti dell'ATM. La delibera è del commissario straordinario dell'Azienda Trasporti di Messina Domenico Manna. Una decisione presa ben prima dell'arrivo del nuovo direttore generale Giovanni Foti, visto che risale al 15 maggio scorso.

Nella delibera, Manna ricorda che a causa delle gravi difficoltà finanziarie in cui si trova l'azienda, nell'ultimo anno sono stati effettuati parecchi tagli.

Dagli straordinari ai servizi che comportano una maggiorazione delle uscite, passando per “una generale rivisitazione di eventuali costi non opportuni, anche in riferimento agli eventuali obiettivi raggiunti”.

Quali siano gli obiettivi raggiunti negli anni dalla dirigenza dell'ATM è qualcosa che assomiglia al quarto mistero di Fatima.

La sola certezza, come il sindacato Orsa e il delegato regionale ai Trasporti Michele Barresi denunciarono l'anno scorso, è che a fronte di un'azienda al collasso che in alcuni giorni non riusciva a mettere su strada più di 12 autobus e 4 tram e con i dipendenti che sono stati anche 4 mesi senza stipendio, nel corso degli anni i dirigenti hanno continuato ad incassare somme aggiuntive per presunti obiettivi raggiunti.

E visto che la momento, come ammette Manna, “l'azienda non riesce a rendere un servizio ottimale a quanto richiesto dalla collettività, appare opportuno rimodulare anche la struttura retributiva dei dirigenti, poiché si ritiene opportuno che la stessa debba essere valutata, per la parte incentivante, da un apposito organo e comunque in base ad effettivi raggiunti, idonei a produrre un risultato diretto sulla produzione del servizio reso alla collettività”.

Manna sottolinea anche che “la corresponsione della retribuzione variabile incentivante deve essere condizionata al raggiungimento di un apposito obiettivo programmato, tenuto conto di parametri oggettivi quali il tempo, il livello di professionalità dimostrato, la capacità di iniziativa e all'impegno partecipativo alla realizzazione dell'obiettivo”.

Che tradotto dal burocratese significa: diamo alla città un servizio decente, raggiungente realmente gli obiettivi e poi vediamo.

Anche perché negli anni passati, tra mega stipendi e sostanziose consulenze esterne, l'ATM spendeva 540 mila euro l'anno. Somme puntualmente erogate mentre i dipendenti, come già detto, percepivano gli stipendi con mesi di ritardo.

Archiviati i 145.814 euro che l'ex direttore generale Claudio Conte incassava ogni anno (Foti ne prenderà 90 mila) e i 72.111 del direttore di esercizio del gommato Guglielmo La Cava che non sono più in organico,  il direttore amministrativo Ferdinando Garufi continua a guadagnare 128.607 euro e il direttore di esercizio della tramvia Carmelo Crisafulli 119.760.

Manna è un dirigente del Comune di Messina e quindi non grava sulle casse esauste dell'ATM e nell'ultimo anno è stata data una sforbiciata anche ai consulenti.

Giro di vite e così quello che prima si pagava 124 mila euro, adesso costa 89 mila 959 euro. E non sarebbe male che qualcuno spiegasse i motivi di questa differenza non da poco.

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