Fede e cemento, Corvaja: “Salveremo Pompei”

campettiPompeiI frati e la “Bombaci srl” si sono rivolti al Tar e per salvare i campetti della chiesa di Pompei il IV Quartiere chiama in causa l'amministrazione comunale. In una lunga interrogazione inviata all'assessore all'Urbanistica Giuseppe Corvaja, il presidente della Circoscrizione Francesco Palano Quero mette i puntini sulle “i” e chiede chiarimenti rispetto all'eventuale rilascio di ulteriori concessioni edilizie nella zona “prima della realizzazione delle necessarie opere di infrastrutturazione primaria che erano e sono considerate pregiudiziali dalle vigenti “Norme di Attuazione” del PRG di Messina”. Ricordando a Corvaja che durante un'assemblea pubblica organizzata a febbraio 2010 si era impegnato a vigilare sulla vicenda, Quero sottolinea anche come sia “indispensabile sollecitare e impegnare l'Ufficio legale del Comune a costituirsi in giudizio presso il Tar di Catania”. 

“Nessun ritardo nell'emissione del provvedimento di diniego -spiega l'assessore Corvaja. Stiamo semplicemente aspettano ulteriori pareri richiesti alla Soprintendenza e al Dipartimento Viabilità per avere margini più ampi quando, come sicuramente accadrà, ci sarà un nuovo al Tar dopo che avremo dato parere negativo rispetto alla concessione richiesta. Pareri che aspettiamo da mesi e che proprio di recente abbiamo sollecitato. Conto di avere tutto la settimana prossima. In ogni caso -conclude Corvaja- quello che è certo è che il Comune si esprimerà negativamente”. 

Quero
Francesco Palano Quero, presidente del IV Quartiere

Il braccio di ferro per salvare i campetti della parrocchia di Pompei dal cemento dura da oltre un anno. Da un lato ci sono i religiosissimi frati cappuccini che hanno deciso di vendere una parte del loro patrimonio alla “Progettazione e costruzione Bombaci srl” che l'estate scorsa, incurante delle polemiche feroci già sollevate al momento della vendita dell'area per un milione e 300 mila euro nel 2009, ha presentato un progetto edilizio che prevede la realizzazione di tre palazzine a sei piani dove da oltre sessant'anni i ragazzi della zona sono cresciuti, si sono formati ed hanno fatto sport. I frati e la “Bombaci srl” sono convinti che otterranno la concessione grazie al principio del silenzio-assenso, ma la partita è ancora tutta da giocare. 

“Nuovi interventi edilizi -aggiunge Quero- apporterebbero un ulteriore carico urbanistico che andrebbe ad aggiungersi alle già notevoli densità urbane ed edilizie esistenti nell'area, dove peraltro non sono ancora state realizzate adeguate opere di urbanizzazione primaria. L'articolato delle “Norme di Attuazione del PRG di Messina” prevede espressamente come prescrizione pregiudiziale la realizzazione delle infrastrutture primarie e secondarie (strade di accesso, sottoservizi e altro) per poter procedere successivamente alla costruzione di nuovi insediamenti edilizi. E non si può non dimenticare –conclude il presidente del IV Quartiere- che in tema di Protezione Civile tali densità urbane ed edilizie creano seri rischi all'incolumità dei residenti”.

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