Collegio di Difesa, oltre 56 mila euro per maggio e giugno.

Cinquantasei mila 628 euro Iva compresa. È quanto sono costati i 15 membri del Collegio di Difesa del di Messina per i mesi di maggio e giugno 2012.

E visto che sono in carica almeno dal 4 febbraio 2010 (le tre delibere procedenti di nomina risalgono al 20 novembre 2008, al 16 gennaio 2009 e all'1 maggio dello stesso anno e hanno visto avvicendarsi altri componenti) fare i conti su quanto il Collegio di Difesa del Comune sia costato alle casse di Palazzo Zanca dalla fine del 2008 ad oggi non è difficile.

Basta moltiplicare 15 (il numero dei membri del Collegio) per 1.500 euro (il compenso fisso stabilito dalla Giunta Buzzanca con la delibera 645 del 29 agosto 2008) per il numero dei mesi (oltre 40).

A meno di due mesi dal proprio insediamento, l'esecutivo Buzzanca ha infatti sentito il bisogno impellente di portare da 8 a 15 il numero dei componenti il Collegio di Difesa, raddoppiando il tetto di avvocati esterni indicati dalla delibera del 2 agosto 1989. E questo nonostante la pianta organica del Comune preveda diversi legali.

Un esempio della gestione degli incarichi legali a Palazzo Zanca? L'avvocato della Cgil che ha seguito i ricorsi dei lavoratori della ex Cooperativa Futura ne ha seguiti da solo 130, il Comune li ha suddivisi tra una decina di legali.

Intanto, proprio nei giorni scorsi il Collegio di Difesa (attualmente composto dal presidente Francesco Marullo di Condojanni e da Antonio Barbera, Bonaventura Candido, Giulia Carrara, Paolo Falzea, Mariangela Ferrara, Antonio Gazzarra, Maurizio Igor Germanà, Oreste La Torre, Assunta Massaro, Arturo Merlo, Nino Parisi, Francesco Velardi e Paolo Vermiglio) ha deciso di rinunciare al compenso mensile fino a quando la situazione economica del Comune non sarà migliorata.

“Apprezziamo questa decisione- dichiara Clara Crocè, segretario generale della FP CGIL. In tempi di crisi tutti devono fare un passo indietro, ma riteniamo tale misura un pannicello caldo. È necessario invece verificare il costo e le modalità del conferimenti degli incarichi assegnati dall'ex sindaco Buzzanca in questi anni.

Il 28 marzo scorso, in occasione dei festeggiamenti  “Un anno di bugie del sindaco Buzzanca”, come FP CGIL abbiamo denunciato l'eccessivo ricorso a legali esterni elencando nomi e cognomi. Anche la vicenda dei lavoratori della ex Cooperativa Futura è  servita al sindaco per il conferimento degli incarichi a legali esterni.

Il 25 marzo del 2011 -continua la Crocè- sono fioccati da parte del Comune conferimenti di incarichi legali affidati a diversi professionisti (Igor Germanà, Mariangela Ferrara, Paolo Falzea, Assunta Massaro, Mino Licordari, Antonio Barbera, Oreste La Torre, Rosaria Composto, Bonaventura Candido, Giulia Carrara, Paolo Vermiglio e Francesco Velardi per formalizzare l'opposizione ai decreti ingiuntivi emessi dai vari Giudici del per il pagamento delle mensilità arretrate ai lavoratori dell'ex cooperativa Futura.

E visto che la FP CGIL si è avvalsa di un solo legale per tutta la vertenza, Buzzanca dovrebbe chiarire i motivi per i quali invece di fornire l'incarico ad un avvocato interno al Comune ha dato mandato per ogni singolo lavoratore a un certo di numero di legali e se agli stessi abbia liquidato degli acconti, considerato che ogni delibera prevede che le spettanze professionali dei legali incaricati saranno prelevate dagli specifici capitoli di bilancio 20370, 20319 o 20320 al PEG dell'Avvocatura, in relazione alla capienza di ciascuno e tenendo conto degli importi previsti con deliberazioni della Giunta 645 del 29 agosto 2008 e 101 del 9 febbraio 2010.

Buzzanca –prosegue la Crocè- dovrebbe spiegare anche i motivi per i quali è stata rifiuta qualsiasi forma di transazione proposta dal nostro legale e sottoscritta dallo stesso ex sindaco. Transazione che avrebbe fatto risparmiare somme alle asfittiche casse comunali e avrebbe consentito ai lavoratori di percepire tre mensilità di stipendio e il TFR attraverso l'INPS”.

La FP CGIL aspetta chiarimenti anche su quanto fino ad oggi è stato liquidato agli avvocati esterni del Comune, mentre i lavoratori della ex Futura attendono gli stipendi arretrati. Il sindacato sostiene che su questo punto l'ex primo cittadino non ha mai risposto e per questo ha dato mandato al proprio avvocato di inviare una lettera al commissario straordinario Croce per chiedere un incontro per fare chiarezza sulla vicenda e per arrivare ad una transazione che chiuda la vertenza una volta per tutte.

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