Vertenza Teseos, stipendi fermi a giugno

ASP5Lo stipendio di giugno lo hanno incassato a ottobre. L'emergenza sociale non si arresta e torna alla ribalta la vertenza della cooperativa Teseos, che cura i servizi di riabilitazione per l'ASP 5.

Le segreterie generali delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e hanno inviato una nota all'amministratore unico della Società Servizi Riabilitativi Elio Coletta per chiedere la convocazione del presidente della cooperativa Teseos, per discutere il pagamento delle mensilità arretrate, visto che gli stipendi di giugno sono stati pagati solo il mese scorso.

La SSR è una società mista e privata. Il 51% delle quote è dell'ASP5, mentre il 49% è delle tre cooperative Teseos, Rigenera e Obiettivo Salute. I 107 della Teseos, nonostante 80 di loro siano in cassa integrazione da 3 anni, ogni giorno effettuano in tutta la provincia 252 prestazioni esterne e 151 prestazioni domiciliari.

“Quattro mensilità arretrate -spiegano i tre segretari generali delle FP di Cgil, Cisl e Uil Clara Crocè, Calogero Emanule e Pippo Calapai- sono davvero eccessive per i lavoratori, che sono costretti a indebitarsi perché non riescono a fare fede ai propri impegni. E' necessario approntare un piano di rientro che possa garantire il recupero degli stipendi. Nel corso di un precedente incontro con i sindacati Coletta aveva assunto l'impegno di chiedere all'ASP5 delle misure correttive che possano consentire il pagamento regolare degli stipendi. Infatti è impensabile che l'Azienda possa ancora continuare a liquidare soltanto a consultivo l'80% delle fatture relative ai servizi riabilitativi resi dagli operatori. Per non parlare dei locali assegnati alle tre cooperative, che sono insufficienti e rendono  difficoltosa l'erogazione dei servizi”.

Le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di chiedere al nuovo esecutivo regionale un incontro per affrontare il problema dell'accreditamento di SSR e dei 23 lavoratori in esubero. Il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione e da discutere c'è anche il nodo del budget assegnato dalla Regione alla provincia di Messina, che i sindacati ritengono “decisamente insufficiente a soddisfare la domanda dei servizi riabilitativi”.

Intanto, alla luce delle preoccupazioni esternate dai sindacati rispetto all'intenzione del commissario dell'ASP5 Manlio Magistri di cedere a privati il 51% della SSR Spa, la prefettura ha inviato al manager dell'Azienda sanitaria una richiesta di chiarimenti che dovrà essere consegnata prima della convocazione del tavolo richiesto da Cgil, Cisl e Uil.

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