Un progetto del Genio Civile per la nuova Casa del Portuale

Progetto genio Civile per Casa del Portuale
Il progetto del per Casa del Portuale

Inizia a mostrare i suoi frutti la lotta dal basso che da un po' di tempo a questa parte anima la città in un rinnovato clima di partecipazione collettiva. 

Nell'ambito della giornata dedicata al primo incontro del Laboratorio Messina per i beni comuni e le istituzioni è stato illustrato alla cittadinanza anche il progetto per il recupero dell'ex Casa del Portuale di via Alessio Valore.

Dopo la diatriba che ha definitivamente riconosciuto la proprietà dell'immobile alla Regione Sicilia, il progetto è stato elaborato dal Genio Civile di Messina  in collaborazione con gli attivisti del Teatro Pinelli, che per primi hanno richiamato l'attenzione sull'edificio con l'occupazione del 25 aprile 2013, terminata, come è noto, con lo sgombero del 19 gennaio scorso.

“La profanazione dell'ordine costituito è un passaggio necessario se si vogliono attivare dei processi di cambiamento reali -ha dichiarato Marco Letizia, uno degli attiviti del Pinelli. Le occupazioni del Teatro in Fiera e dell'ex Casa del Portuale vanno viste come atto creativo volto a trasformare e riformare il diritto in favore di una maggiore attenzione al diritto dei beni comuni. Più di quella tra legale e illegale, conta la distinzione tra ciò che è legittimo e ciò che non lo è”.

Il progetto ricalca l'impianto creatosi durante i mesi dell'occupazione e prevede il mantenimento di un teatro- e della ciclofficina, con la possibilità di noleggio biciclette, oltre alla creazione di spazi espositivi adeguati e di un ristorante per la degustazione di prodotti tipici.

L'Ingegnere Capo del Genio Civile Gaetano Sciacca ha colto l'occasione per ribadire che le istituzioni hanno il dovere di interloquire con chiunque avanzi proposte concrete per migliorare la vita della comunità, anche al di fuori delle istituzioni.

Gli ha fatto eco l'architetto Carmelo Celona: “Nel realizzare questo progetto ho sentito di partecipare a un momento storico e mi auguro di avere una buona aspettativa di vita così che un giorno potrò dire ai miei nipoti che c'ero anch'io quando i loro padri si sono ripresi la democrazia”.

Grazie a questa occasione, per la prima volta gli uffici del Genio Civile hanno aperto le porte ai semplici cittadini (questo sono, a ben guardare, gli attivisti del Teatro Pinelli). “Abbiamo fatto delle riunioni per essere certi di rispettare la strada maestra già tracciata dagli ex occupanti, che hanno il merito di averci fatto riscoprire un bene altrimenti dimenticato e che hanno anche dimostrato di avere le carte in regola per poterlo gestire”.

In attesa dei passaggi necessari che dovrebbero portare all'effettiva realizzazione del progetto, va detto che la nuova Casa del Portuale non è pensata per restare ad esclusiva disposizione di chi per primo ha avviato questo processo di riscoperta, ma piuttosto per diventare finalmente una risorsa collettiva, uno spazio aperto all'intera cittadinanza, un punto di riferimento culturale stabile e duraturo per Messina.

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