Tre milioni al Bellini di Catania, l’Ente Teatro di Messina resta al palo. La Fistel Cisl bacchetta i vertici del Vittorio Emanuele

Tre milioni come anticipazione per i contributi del 2013 al Bellini di , mentre al Vittorio Emanuele di Messina si fanno le nozze con i fichi secchi e l'azione più incisiva è quella di piagnucolare contro la Regione. I lavoratori sono esasperati e pronti alla mobilitazione.

A denunciarlo è la Fistel Cisl, che da quello che resta del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Teatro pretende peso politico e incisività.

“Lo abbiamo chiesto e continuiamo a chiederlo ai vertici del Teatro Vittorio Emanuele -dichiarano Cettina Pizzo e Luigi Risitano, segretario generale e segretario provinciale della Fistel Cisl di Messina. Ma se il CdA dovesse dimostrare di non avere né l'uno né l'altro nei confronti dell'amministrazione regionale, siamo pronti a intraprendere la strada della mobilitazione”.

La notizia dell'anticipazione del contributo 2013 di 3 milioni di euro concesso dalla Regione al Teatro Bellini di Catania ha scatenato la reazione dei dipendenti dell'Ente Teatro, che hanno organizzato un'assemblea improvvisata poco prima della riunione del CdA di ieri chiedendo al presidente Luciano Ordile e al Sovrintendente Paolo Magaudda di essere ascoltati da tutti i membri del Consiglio.

“Abbiamo chiesto -raccontano i dirigenti sindacali- una maggiore pressione nei confronti della Regione. Anche come Fistel Cisl abbiamo preso posizione perché non si può più stare solo ad aspettare ma bisogna far capire agli interlocutori regionali che a Messina non c'è più tempo né pazienza. E l'azione di pressing nei confronti dell'assessorato regionale è compito dei vertici del Teatro, non dei sindacati”.

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