Soprintendenza del Mare, al via oggi il ciclo di 9 incontri sui segreti dei tesori sommersi
PALERMO. “Le attività della Soprintendenza del Mare dai primi ritrovamenti all’utilizzo delle nuove tecnologie”. Questo il titolo del webinar di oggi alle 16.30 per una conversazione affidata alla soprintendente Valeria Li Vigni, che apre un ciclo di 9 incontri in rete alla scoperta del patrimonio custodito nei fondali marini della Sicilia e dell’attività svolta dalla Regione siciliana per preservarlo e valorizzarlo. “Il Mediterraneo custodisce un immenso patrimonio che va individuato, recuperato, tutelato e reso fruibile attraverso le più moderne tecnologie – dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà, che terrà a battesimo il ciclo di incontri con un saluto di apertura. Dal 2004 la Sicilia, attraverso la prima Soprintendenza del Mare istituita in Italia, svolge un lavoro di tutela, vigilanza e valorizzazione del patrimonio sommerso. Un lavoro delicato e impegnativo che sempre più deve coniugare l’attività di studio e ricerca storica con l’applicazione delle nuove tecnologie e della robotica. È per questo che stiamo lavorando a rinsaldare i rapporti di collaborazione con gli atenei siciliani, soprattutto quelli che attivi nella ricerca robotica, che possono dare un grande slancio nella ricerca sottomarina. Tutto questo senza perdere di vista la compiuta realizzazione del Museo del Mare che completerà il progetto del nuovo fronte a mare di Palermo che sempre più deve vedere in rete la Città di Palermo, l’Autorità Portuale, la Regione siciliana”. La Soprintendenza del Mare è stata istituita in Sicilia nel 2004 grazie all’impegno e alla tenacia di Sebastiano Tusa per