Primi passi concreti per la liquidazione dell’Ente Porto
Primi passi concreti verso la liquidazione dell'Ente Porto. Durante l'incontro in Prefettura tutti i presenti (comune, Provincia, Autorità Portuale, sindacati confederali, associazioni datoriali, Agenzia del demanio, Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e Soprintendenza) si sono dichiarati favorevoli.
L'unico no è arrivato dalla Camera di Commercio, perché il presidente Nino Messina ha sostenuto di non poter decidere senza il parere del Consiglio camerale. Presente anche il commissario ad acta dell'Ente Porto bruno Manfrà, che ha preso atto delle intenzioni dei presenti. Manfrè ha comunque ha sottolineato che “l'Ente non può essere considerato come l'unica causa del mancato sviluppo dell'area”.
Il prefetto Stefano Trotta, dopo aver preso atto dell'orientamento dei presenti, si è assunto l'impegno di informare il presidente della Regione Rosario Crocetta rispetto all'avvio di un percorso che porti allo scioglimento dell'Ente Porto.
“I passaggi da effettuare -spiega Tonino Genovese, segretario generale della Cisl di Messina – sono lo scioglimento immediato dell'Ente Porto, l'approvazione del Piano Regolatore Portuale, l'immediata cantierizzazione delle opere con progetti esecutivi, la demolizione dell'inceneritore, la bonifica delle aree e la riqualificazione dei siti archeologici e storici della Zona Falcata. Il futuro di Messina parte da qui: dalle aree della Fiera e dalla riappropriazione delle aree ferroviarie non utilizzate attraverso la conquista dell'affaccio.
In ogni caso, è stata una riunione proficua e finalmente abbiamo un primo passo. Per la prima volta tutti i soggetti interessati, con il distinguo del solo presidente della Camera di Commercio, si sono formalmente dichiarati favorevoli allo scioglimento dell'Ente Porto ed al passaggio di aree e competenze all'Autorità Portuale”.
In attesa di conoscere le decisioni della regione, durante la riunione in Prefettura si è deciso di aprire un tavolo tecnico per entrare nel merito dei progetti.
