Ponte sullo Stretto, Salvini su El Pais e Le Figaro: “Cantieri aperti entro il 2024”

Germana Salvini Sicilians
Nino Germanà e Matteo Salvini

ROMA. Cantieri aperti entro il 31 luglio 2024. Per recuperare il tempo perduto dopo lo stop imposto dal Governo Monti nel 2011, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini spinge il piede sull'acceleratore per la costruzione del ponte sullo Stretto. Oggi sarà in Lussemburgo per partecipare al Consiglio dei Trasporti dell'Unione europea e in due interviste pubblicate sul quotidiano francese Le Figaro e sullo spagnolo El Pais mette i puntini sulle “i” rispetto alla costruzione dell'opera.

Permetterà di collegare Palermo e Berlino -ribadisce Salvini su Le Figaro- concretizzando un progetto del quale parla da decenni. I lavori partiranno nell'estate del 2024 e il ponte entrerà in funzione nel 2032, creando lavoro e ricchezza senza precedenti nel Sud”. Su El Paìs, invece, il ministro delle Infrastrutture ha sottolineato che il ponte sullo Stretto sarà “un vantaggio competitivo per tutta l'Italia”.

Il ponte sullo Stretto di è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico da oltre 8.000 elaborati progettuali e prevede la lunghezza della campata centrale di 3.300 metri, la larghezza dell'impalcato di 60,4 metri, un'altezza delle due torri che saranno costruite in Sicilia e in Calabria di 399 metri, un'altezza del canale navigabile centrale di 65 metri per il transito di grandi navi.

Il ponte garantisce una resistenza ai terremoti pari a 7,1 magnitudo della scala Richter e stabilità fino a una velocità del vento di 270 km/h. Per quanto riguarda le opere di collegamento, nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.

Le corsie stradali previste sono 6 (tre per ciascun senso di marcia, compresa quella di emergenza) e 2 binari ferroviari. L'infrastruttura è stata progettata per consentire il passaggio fino a 6.000 veicoli l'ora e fino a 200 treni al giorno.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.