Piano di Riequilibrio, ok della Corte dei Conti: Messina non va in dissesto

corte dei conti piccolaMESSINA. La città è salva dal dissesto. Nonostante la durissima relazione del magistrato istruttore Massimo Giuseppe Urso, la Corte dei Conti ha approvato il Piano di Riequilibrio di Palazzo Zanca. Da quando a maggio il documento di quest'ultimo, 103 pagine piene di contestazioni nei confronti del piano presentato dall'amministrazione comunale, era stato reso pubblico, la sorte di Messina sembrava segnata. Invece, durante la seduta di ieri, la Sezione di controllo della magistratura contabile ha dato il via libera. Adesso non resta che attendere la delibera per vedere se ci siano indicazioni da seguire o se invece il Piano di Riequilibrio, la cui prima stesura risale al 2013, è stato ritenuto valido in toto.

“Dopo anni di impegno e di duro lavoro -commenta il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi– i frutti della buona amministrazione vengono a buon esito. Una notizia che dovrebbe rendere felici tutti quanti hanno a cuore le sorti della città. Certo, per qualcuno non sarà un momento bello da festeggiare, visto l'atteggiamento tenuto per anni in Aula, tutto proteso al fallimento del Piano di Riequilibrio. Come se far fallire su questo punto l'amministrazione De Luca-Basile non fosse un danno prima di tutto alla città e al suo futuro. Gioiremo anche per loro”.
Basile sicilians“E' con grande gioia e soddisfazione che apprendiamo della decisione della Corte dei Conti che, dopo un iter di oltre dieci anni, ha finalmente approvato il Piano di riequilibrio della Città di Messina -aggiunge Alessandro De Leo, parlamentare ARS di Sicilia Vera. Un risultato straordinario innanzitutto per la Città, che dobbiamo accogliere con orgoglio. Complimenti
quindi al sindaco Federico Basile che ha condotto a termine questo risultato, ma complimenti soprattutto al suo predecessore Cateno De Luca che, con la sua azione rivoluzionaria e affrontando i problemi di petto, ha invertito la rotta avviando quel processo di risanamento che oggi viene certificato. I meriti sono anche di tutti coloro che in questi anni hanno contribuito, nella diversità dei ruoli, ad avviare tutto quel complesso di azioni che ha consentito al Comune di Messina non solo di scongiurare il dissesto, ma anche di migliorare e implementare i servizi, pagare i creditori, liberare risorse per investimenti, riacquisire la capacità di programmare e di pensare in grande.
Voglio ricordare, tra i molti artefici di questo risultato, innanzitutto i comunali, e anche io tra di essi, che nella scorsa consiliatura hanno raccolto la sfida di Cateno De Luca. E poi i consiglieri comunali attuali, con cui ho avuto il piacere di lavorare in questi mesi, che hanno proseguito nell'azione. E ancora tutta la squadra, la Segretaria Generale, il Direttore Generale, i dirigenti e tutto il personale che con abnegazione hanno realizzato quanto per decenni non era stato fatto. Adesso si apre una nuova stagione per la città, e tutti noi saremo chiamati a contribuire perché si realizzino gli obiettivi più ambiziosi e quei progetti strategici che finora erano stati frenati da questa lunga fase di incertezza”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per l'esito positivo che la Corte dei Conti della Regione Siciliana ha dato stamane sul Piano di Riequilibrio” commentano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone. “Avendo votato negli anni sempre favorevolmente sin dalla prima versione del 2013 tutte le rimodulazioni del piano (ad eccezione dell'ultima in cui il gruppo si astenne per i dubbi sorti per il debito ATO 3) -aggiunge il capogruppo Gioveni- sono convinto che il percorso seguito, in alternativa alla dichiarazione di dissesto richiesta invece da altri, sia stato quello più giusto e che oggi, certamente in una data storica per Messina, rilancerà un ente che dimostra di essere sempre più virtuoso”.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.