Palazzo Zanca, il futuro tra straordinari e trasferimenti

Che negli ultimi mesi a Palazzo Zanca il clima fosse da “si salvi chi può” era piuttosto evidente. Chi dal 2008 ha goduto di posizioni di privilegio ha fatto di tutto per non perderle, mentre chi ha subito e inghiottito bocconi amari negli ultimi 4 anni ha rispolverato vecchi ricordi per togliersi qualche sassolino dalla scarpa quando sarà il momento.

C'è però anche chi ha utilizzato gli ultimi mesi per mettere a segno strategie che consentiranno anni di tranquillità indipendentemente da chi sarà il prossimo sindaco. E così, un nutrito gruppetto di fedelissimi dell'ex sindaco Buzzanca si prepara a fare le valigie e a trasferirsi dall'OPCM (anche se sulla carta tutti risultano collocati altrove) alla Protezione Civile. C'è anche chi ha preferito altre sistemazioni, ma in ogni caso, per il momento la mobilità riguarda 9 dipendenti di Palazzo Zanca. E non è detto che le prossime settimane, quando si insedierà il commissario straordinario inviato dalla Regione e nei primi giorni la confusione regnerà sovrana, non riservino altre sorprese come questa.

Che, come è giusto che sia per tutte le sorprese che si rispettino, si è concretizzata mentre nei corridoi del Comune impazzava il “totoBuzzanca” sulle dimissioni dell'ex sindaco.

La prima delibera è del 26 luglio e riguarda Marilena Falvo (dal Dipartimento di Statistica all'Unità di Progetto del Polo Catastale), Eleonora Farina (dall'Urbanistica al Dipartimento Tributi) e Lucia Morelli (dall'Unità di Progetto del Polo Catastale allo Staff Decentramento VI Circoscrizione). Per inciso, quest'ultima è una cognata dell'ex Capo di Gabinetto Antonio Ruggeri, che alla fine di luglio non era ancora arrivato ai ferri corti con Buzzanca. Ma questa, almeno per il momento, è un'altra storia.

La seconda delibera è decisamente più interessante, perché è del 31 agosto, proprio il giorno in cui Buzzanca ha annunciato in conferenza stampa le proprie dimissioni da sindaco. I sei dipendenti, anche loro sulla carta provenienti da diversi uffici ma da tempo all'interno dello staff OPCM istituito dopo l'alluvione dell'1 2009, sono stati destinati tutti alla Protezione Civile. Luogo molto ambito da chi lavora negli enti pubblici, vai a sapere perché. A meno che, come sostengono i più maligni, tra reperibilità, straordinari e quant'altro, lavorare in questo dipartimento non comporti sostanziosi incremento allo stipendio base.

A beneficiare di questo tardivo provvedimento dell'era Buzzanca sono Grazia Pollicino (Ufficio Comunicazione URO), Elena Simone (Staff Affari di Giunta), Concetta Napoli (Ufficio Comunicazione URP), Pietro Gatto (C.E.D.), Barbara Caleca (Urbanistica – Polo Catastale) ed infine lei, la protagonista di polemiche infiammate per le sue 35 ore settimanali concesse di volta in volta dall'ex primo cittadino, mentre tutti i suoi colleghi non superano le 18 ore: Cetty Ferrù. Anche lei, come gli altri 8 colleghi in mobilità, ufficialmente proveniente da un dipartimento diverso dall'OPCM, che nel suo caso è l'assessorato all'Ambiente.

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Clara Crocè, segretario FP Cgil

“Questa volta non la passeranno liscia -promette minacciosa la pasionaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè, vera spina nel fianco di Buzzanca negli ultimi 4 anni. Su questa mobilità noi sindacati siamo sul piede di guerra, perché l'amministrazione ha l'obbligo di informarci quando c'è in vista lo spostamento del personale. Dirlo a cose fatte è impensabile. Abbiamo già chiesto dei chiarimenti, anche perché queste mobilità non sono motivate da esigenze di servizio. Vorrei chiarire che proprio per tutelare i lavoratori, non è possibile trasferirli da un ufficio all'altro se non ci sono reali necessità di servizio. Nei documenti che ci hanno inviato invece, non c'è nulla di tutto questo. Vorremmo tanto capire quali sono gli obiettivi dell'amministrazione. E poi: è davvero necessario potenziare la Protezione Civile, che peraltro funziona come funziona: cioè male? Non sarebbe più logico organizzarla meglio prima di inviare altro personale a fare non si sa bene cosa, visto che non riusciamo neanche a sapere quanti siano i dipendenti in forza allo Staff di Protezione Civile?”.

Ma a guardare bene tra le determine in pubblicazione, c'è anche dell'altro. Ieri, per esempio, è stata pubblicata quella inerente agli straordinari accumulati tra maggio 2011 e aprile 2012 dal personale dell'altro OPCM, quello relativo alla mobilità, che come quello dell'alluvione del 2009 ha fatto capo all'ex sindaco Buzzanca in qualità di Commissario straordinario per l'emergenza.

Lo staff si è diviso 16.614,26 euro (lordi ovviamente). Districarsi nello schema predisposto dagli uffici dell'Area economico-finanziaria non è semplicissimo anche perché gli straordinari sono conteggiati tutti in uno o al massimo due mesi, ma anche in questo caso, come già abbiamo scritto la settimana scorsa per gli straordinari concessi a chi lavora nell'Ufficio di Gabinetto del sindaco, salta subito agli occhi che c'è chi fa concorrenza ad Aleksej Grigor'evič Stachanov e chi invece non subisce il fascino dello straordinario.

Tra gli irriducibili delle ore extra ci sono Maria Abbate (139 ore e 1.711,09 euro in più in busta paga), Michelangelo Alessandro (111 ore e 1.417,47 euro), Dino Alessi (132 ore e 1.685,64 euro), Antonino Bombaci (21 ore e 295,89 euro), Domenico Buggè (70 ore e 906,50 euro), Maria de Lieto Vollaro (256 ore e 4.856,32 euro, record assoluto in questa tornata di straordinari), Loredana Raffa (63 ore e 804,51 euro) e Giuseppe Saccà (68 ore e 880,60 euro).

“Il Comune sta colando a picco -aggiunge Clara Crocè- ed è evidente che il solo modo per venirne fuori è organizzare per obiettivi la macchina amministrativa. Il salario accessorio (straordinari, produttività e reperibilità) dovrebbe essere utilizzato per obiettivi e non distribuito in questo modo. Tra l'altro, tornando al problema dei trasferimenti, abbiamo la netta sensazione che siano stati decisi solo per non far perdere stipendi sostanziosi a chi lavorava all'OPCM. Insomma, qual è il criterio con il quale sono stati determinati? Perché non si potenziano gli uffici che potrebbero portare soldi nelle casse del Comune come l'Ufficio Tributi, dove si registra un solo caso di mobilità e si potenzia invece la Protezione Civile? La verità è che mai, con nessuna amministrazione, c'è stato un vero confronto sulle carenze e le esigenze dei vari settori. Ancora oggi, noi sindacati non riusciamo a sapere quali siano le reali necessità delle singole aree. Nel 2011 è stata presentata una proposta di dotazione organica e di ripartizione triennale del fabbisogno del personale, che però deve ancora essere discussa ed è anche per questo che è saltata la stabilizzazione. Non l'hanno voluto fare perché già sapevano che il Patto di Stabilità del 2011 sarebbe stato sforato e che non ci sarebbero state le risorse necessarie. La verità è questa ed è su questa verità che come Funzione Pubblica della Cgil andremo fino in fondo”.

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