Milazzo, beni per 25 milioni sequestrati all’imprenditore Vincenzo Pergolizzi

Carabinieri controllo cantieri

Un patrimonio da 25 milioni di euro sequestrato all'imprenditore milazzese Vincenzo Pergolizzi, 58 anni. Ad eseguire il provvedimento di confisca disposto dal Tribunale di Messina i Carabinieri del Provinciale di Messina.

Per Pergolizzi è scattato anche l'obbligo di soggiorno per 4 anni nel comune di residenza. Quella di oggi è la confisca di beni più significativa registrata in provincia di Messina.

Il collegio giudicante ha accolto integralmente le richieste, del sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina Vito Di Giorgio.

Già nel novembre 2010 D iGiorgio ed il collega della Direzione Distrettuale Antimafia Angelo Cavallo, coordinati dal Procuratore Capo della Repubblica Guido Lo Forte, avevano ottenuto il sequestro preventivo dell'ingente patrimonio di Pergolizzi, ritenuto di natura illecita.

Dagli accertamenti condotti dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e dalle Compagnie Carabinieri di Messina Centro e Messina Sud, con il contributo del ROS di Messina, è emersa l'esistenza di collegamenti tra l'imprenditore, che ha precedenti penali anche per favoreggiamento personale, ed esponenti di rilievo della criminalità organizzata catanese, messinese e barcellonese.

Secondo gli inquirenti, attraverso le a lui direttamente o indirettamente riconducibili e per effetto dei rapporti intessuti con i familiari del mafioso catanese Salvatore Cappello, del barcellonese Carmelo Vito Foti e di altri soggetti legati alla criminalità organizzata messinese, Pergolizzi è riuscito ad affermarsi come imprenditore e ad ottenere notevoli vantaggi economici non solo per la propria attività (esercitata soprattutto nel settore edile), ma anche nel settore della produzione e del commercio di prodotti della panificazione grazie ad un prestanome.

La confisca ha riguardato le società PER.EDIL. srl, CO.STE.SON. srl, COSTRUZIONI E.P. srl (operanti nel comparto edile) e la CE.DI.PAN. srl, attiva nel settore della panificazione. Sequestrati anche tutti i beni aziendali, sei abitazioni (due a Messina, due a Milazzo, una a Lipari ed una a Pace del Mela), quattro terreni (tre a Milazzo e uno a Messina), un fabbricato con terreno a Milazzo e due immobili a Messina.

Confiscati anche 14 mezzi, tra cui una Cadillac Escalate e una Jaguar, un'imbarcazione di oltre 20 metri (in leasing alle società) e 22 conti bancari.

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