Messina, concussione, arrestato funzionario dell’Agenzia delle Entrate

Guardia di Finanza SiciliansNell'ambito di articolate attività di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza stanno eseguendo un'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il peloritano. Questa ordinanza dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un funzionario dell'Agenzia delle Entrate e il temporaneo di esercitare la professione per due commercialisti messinesi, entrambi della durata di 12 mesi.

Le indagini hanno avuto origine da una denuncia da parte di un imprenditore che aveva richiesto contributi finanziati dal “Decreto Ristori” durante l'emergenza sanitaria da Covid-19.

Secondo quanto emerso, il funzionario dell'Agenzia delle Entrate avrebbe proposto un collegamento tra l'erogazione dei contributi e le sponsorizzazioni a un'associazione sportiva dilettantistica di cui era anche il Team Manager.

In seguito, ulteriori indagini hanno rivelato un contesto illecito più ampio, coinvolgendo anche due commercialisti che, in accordo con il funzionario, incoraggiavano i clienti a elargire sponsorizzazioni. Questo comportava anche vantaggi fiscali per le imprese che aderivano a tali richieste, permettendo loro di dedurre le spese di sponsorizzazione.

I titolari delle aziende coinvolte nelle “sponsorizzazioni” sono stati anch'essi indagati per aver indebitamente corrisposto i benefici, cercando un vantaggio illecito nelle procedure amministrative. Inoltre, le indagini hanno rivelato la fittizia di queste sponsorizzazioni, poiché non esisteva alcuna attività pubblicitaria da parte dell'associazione sportiva dilettantistica coinvolta.

Va tenuto presente che il provvedimento cautelare è emesso durante la fase delle indagini preliminari e si basa su imputazioni provvisorie. Queste dovranno trovare riscontro durante il dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto della presunzione di innocenza garantita dall'art. 27 della Costituzione fino a una sentenza definitiva.

Carmelo Amato

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