L’Orsa a Cacciola: “Andiamo a scuola in TPL” è fallito

ATM tramTroppo pochi i tram a disposizione, attese interminabili alle fermate e autisti insultati e minacciati. Nonostante le aspettative dell'assessore alla Mobilità urbana Gaetano Cacciola il  Andiamo a scuola in TPL si è rivelato un fallimento. A denunciarlo è il sindacato Orsa, che lo boccia con dati e cifre.

“Ieri mattina -spiega Michele Barresi, segretario generale di Orsa Trasporti Messina- a causa di problemi manutentivi alle vetture tranviarie, dalle 10 alle 12.30 sono rimasti in linea solo quattro mezzi a fronte dei sette previsti dal Piano di Esercizio disposto dall'ATM in ottobre, quando fu lanciato il progetto Andiamo a scuola in TPL. Ma quello di ieri non è stato un caso sporadico, perché anche nel pomeriggio del 25 marzo le vetture in circolazione erano solo tre”.

“Non è una novità che dall' inizio dell'anno ci siano in linea una media di cinque o sei vetture al massimo -dichiarano Giovanni Burgio e Pietro Turrisi del Cooordinamento Autisti del Sindacato Orsa. Questo per evidenti e cronici problemi di manutenzione di una flotta ormai ridotta all'osso. Ma ci preoccupa molto, oltre alle criticità e ai disservizi recati alla clientela, come sempre più spesso gli utenti sfoghino la rabbia dovuta alle lunghe attese alle fermate inveendo contro gli incolpevoli conducenti dei mezzi. Ieri mattina due conducenti sono stati insultati e minacciati da numerosi viaggiatori che si accalcavano nei mezzi stracolmi dopo averli aspettati per molto tempo. Questa situazione -continuano Burgio e Turrisi- espone sempre più spesso gli autisti di tram e bus a comprensibili rischi e a un evidente stress psicologico nella guida”.

Dopo la campagna di comunicazione iniziale, il progetto Andiamo a scuola in TPL pare essere svanito nel nulla. Non ci sono dati né sui fruitori reali né sulle ricadute rispetto alla diminuzione di mezzi privati in circolazione nelle ore di punta. “Sembra caduto nel dimenticatoio -chiosa Barresi- eppure sulla carta è ancora in vigore sebbene la mancanza della settima vettura in linea risulti nella pratica fallimentare. Peraltro, visti gli attuali orari  studiati dall'azienda in funzione del progetto, si creano a cascata ulteriori forti criticità sulla circolazione per l'intera mattinata, costringendo in alcune fasce orarie l'utenza ad attese che superano i 30 minuti”.

A complicare le cose anche i problemi relativi alla manutenzione delle vetture, alcune delle quali, come l'Orsa ha più volte denunciato negli anni, sono state utilizzate come una sorta di bancomat al quale attingere pezzi di ricambio.

“Per motivi che chiediamo siano -prosegue Barresi- evidentemente l'Azienda Trasporti non è in grado di programmare un'adeguata manutenzione neppure alle poche vetture rimaste disponibili e per questo di recente abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Messina denunciando le criticità e  irregolarità riscontrate fin dal 2008 nelle attività di manutenzione delle vetture tranviarie”.

Orsa Trasporti Messina boccia quindi l'esperimento Andiamo a scuola in TPL e chiede all'ATM e all'assessore Cacciola l'immediata sospensione del Piano di Esercizio in vigore da ottobre e il ripristino di un servizio del tram con orari rispondenti alle reali esigenze della città.

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