Il Governo Renzi isola la Sicilia: tagliati gli Intercity e bloccato il collegamento veloce

La presentazione dei tagli delle FS per la Sicilia
La presentazione dei tagli delle FS per la Sicilia

Solo 2 treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e i 30 milioni per il collegamento tra l'Isola e il resto d'Italia bloccati fino a data da destinarsi.

Si è appena conclusa a Roma la riunione in cui le Ferrovie dello Stato hanno fornito  l'informativa sul futuro della continuità territoriale per i siciliani. In buona sostanza si conferma in tutta la sua drammaticità l'allarme lanciato dall'Orsa con largo anticipo.

Se possibile, la realtà è pure peggio. Annegano nel nulla le rassicurazioni propagandate dai rappresentanti messinesi al governo nazionale e regionale.

Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha ufficializzato che a partire dal cambio orario programmato per il 13 giugno prossimo saranno soppressi tutti i treni Intercity giorno 724, 728, 723 e 727 e gli Intercity notte 784 e 785.

La continuità territoriale sarà rappresentata da soli 2 treni notte, con una nave che effettuerà 18 corse per i treni rimasti e le merci. Il rappresentante della holding FS Savino, nel comunicare la totale assenza di sovvenzioni statali per la continuità territoriale dei siciliani,  ha precisato che il ministero dei Trasporti già dal 23 dicembre 2014 aveva autorizzato la soppressione dei treni a Villa San Giovanni e Messina.

Il rappresentante di FS ha inoltre precisato che al momento non sono disponibili neanche i 30 milioni per sovvenzionare il collegamento veloce tra la Sicilia e la Calabria (servizio ex Metromare) perché bloccati nell'iter burocratico. “In ogni caso spiegano dal sindacato Orsa- quando e se saranno fruibili, dovranno essere sufficienti per garantire il traghettamento dei treni rimasti, il collegamento veloce e il dell'utenza ferroviaria, che dovrà attraversare lo stretto a piedi con la residua flotta RFI per prendere il treno nella sponda opposta”.

E non è tutto, perché i 47 milioni di euro per la continuità territoriale non saranno più erogati. Con questa compressione del servizio si registrano da subito 102 esuberi solo nel settore navigazione e la fine degli imbarchi periodici per i 70 precari che ruotano nella flotta di Ferrovie dello Stato con contratti a tempo determinato. Complessivamente, la perdita di posti di lavoro si attesta intorno alle 700 unità.

Per precari e indotto l'azienda non ha alcun obbligo di ricollocazione, mentre per i ferrovieri in esubero c'è in programma il trasferimento in altre attività, fra le quali l'assistenza ai passeggeri del treno che dalla stazione centrale di Messina dovranno raggiungere i mezzi veloci per attraversare lo Stretto.Servizio questo che l'assessorato regionale ai Trasporti aveva pensato di far svolgere ai lavoratori ex Ferrotel, che adesso con gli esuberi dei ferrovieri sono fuori dei giochi e senza alcuna forma di reddito.

“Ecco servita la ri-funzionalizzazione e la modernizzazione di cui parlavano autorevoli voci della politica -commenta l'Orsa. Risulta chiaro che si tratta di una meschina operazione al risparmio che offende la dignità dei siciliani e dei lavoratori.

Il fronte sindacale è già in fase di mobilitazione per porre in essere manifestazioni eclatanti senza precedenti, ma ciò non basta. La politica territoriale e nazionale la smetta di addolcire la pillola con i falsi proclami. Chi rappresenta Messina e la Sicilia nelle sedi istituzionali abbia il coraggio di denunciare l'ennesimo scippo e alzi la voce nelle sedi opportune per pretendere pari dignità. E se non si è capaci di difendere il territorio se ne prenda atto valutando l'opzione di dignitose dimissioni”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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