Lettera aperta dei lavoratori ATM a Crocetta e Croce

Manifestazione ATM 20121021 MG 5433
I lavoratori ATM chiusi fuori da Palazzo Zanca

Da due settimane occupano Palazzo Zanca. In 14 giorni il commissario Croce e gli altri vertici del Comune non hanno mai trovato il tempo o la voglia di confrontarsi con loro. Tranne poche eccezioni, la città assiste indifferente al dramma dei 598 lavoratori dell'ATM che da luglio non percepiscono lo stipendio. Stremati da una lotta che ha avuto picchi drammatici, oggi i dipendenti dell'Azienda hanno scritto una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta e al commissario Croce.

“I  lavoratori dell'azienda trasporti A.T.M. di Messina -si legge nel documento- rimangono ancora in presidio  permanente nella sala Commissioni del Comune  e dopo la gradita visita avuta la scorsa settimana da colui che oggi è divenuto  il presidente della nostra Regione, a tutt'oggi,  attendono  risposte sul futuro occupazionale e il pagamento delle retribuzioni spettanti.

I dipendenti e le loro famiglie, in grave stato d'indigenza, hanno mantenuto un atteggiamento civile grazie soprattutto alla mediazione dei dirigenti sindacali di Orsa, Ugl, Cub e Uil ed alla solidarietà di giornalisti e cittadini onesti, che hanno fatto pervenire ai manifestanti  in presidio viveri e messaggi di solidarietà.

Alcune famiglie hanno subito anche pignoramenti e distacco di utenze, per cui la paura che assale ognuno dei lavoratori è che, presto toccherà ad altri, pertanto è comprensibile lo stato di tensione che si respira.

I dipendenti in presidio hanno anche manifestato di non avere più nulla da perdere, non sarà un verbale in più o in meno a salvare le famiglie dal disastro, ma solo l'arrivo immediato delle mensilità arretrate e la certezza del futuro occupazionale.

Egregio Commissario, a scanso di qualunque equivoco, i dipendenti non hanno nulla da recriminare al suo operato, men che mai possono essere a Lei imputate colpe alcune per la cattiva gestione che ha portato l'A.T.M  sull'orlo del fallimento.

Confidano invece che si avvii, durante la sua fase di commissariamento, un profondo processo di pulizia e rinnovamento, anche di tutte quelle dinamiche clientelari interne all'Azienda che hanno contribuito al disastro.

Chiedono con veemenza di essere considerati una “Sua priorità” nella difficile ripartizione delle somme disponibili destinate a dare una boccata d'ossigeno alle tante vertenze cittadine.

Occorrono, da subito,  almeno due mensilità per poter contenere le notevoli difficoltà delle famiglie dei lavoratori e necessita mettere in atto un progetto, assieme alla Regione,  che dia futuro al servizio di trasporto pubblico in questa città e prospettiva occupazionale a noi lavoratori.

In tal senso auspichiamo che il nuovo attenzioni la città di Messina e la priorità ATM ponendo in essere un percorso virtuoso che con il coinvolgimento delle parti raggiunga il fine di recuperare il tempo perduto e la dignità, troppe volte calpestata, dei lavoratori”.

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