La seconda vittoria di Accorinti

Accorinti post TAR 1
Il sindaco Accorinti brinda all'esito della sentenza

Rilassato, entusiasta, quasi spavaldo, il sindaco di Messina Renato Accorinti assalito a Palazzo Zanca da giornalisti, fotografi e gente comune che vengono a congratularsi con lui.

“Questa è per noi una seconda vittoria. Oggi non ero per nulla preoccupato dell'esito della sentenza, non ho neanche chiesto agli avvocati. Non è stato un giorno diverso per me. Da quel 24 giugno ogni giorno è importante”.

I due ricorsi presentati al TAR di Catania contro l'esito del primo turno delle elezioni amministrative dello scorso giugno sono stati rigettati per difetto di interesse. Questo significa che la Giunta Accorinti arriverà fino alla fine del proprio mandato.

Ma significa anche aver vinto a pieno titolo, qualora qualcuno lo avesse messo in dubbio, e poter fare progetti a lungo termine senza avere paura di un cambio al timone di Messina.

Il sindaco svela finalmente la fotografia ufficiale, appesa poco dopo al muro dove ci sono le immagini degli altri sindaci di Messina. Maglietta arancione No al Ponte e bicicletta. E' questa l'immagine che Accorinti vuol dare di sé. “Abbiamo dato un po'di colore in mezzo a questo grigiore -ironizza.

Accorinti post TAR 2
Foto Dino Sturiale

A noi sta a cuore il destino della città -continua. E' il momento che tutti, da ai consiglieri, portiamo le idee per cambiare culturalmente questa città. Io, dalla mia parte, non farò nessun passo indietro, sono felice di fare questa vita”.

Di certo le critiche non sono mancate e non mancheranno. “L'unanimità non esiste in natura -commenta ancora Accorinti. Eppure, noi dobbiamo dire dei no educativi, come lo è stato quello contro il ponte. Prima eravamo in pochi, poi siamo diventati tanti, fino a quando anche il governo nazionale ha bocciato quel progetto. E così sarà per tutto quello che riguarda Messina. Non c'è un'élite illuminata, si cambia solo se lo si fa insieme”.

Accorinti riceve tutti, abbraccia tutti e si fa abbracciare. E poi l'ultima stoccata: “Finalmente c'è una Giunta che non ha alcun interesse personale. Questi signori appesi qui non hanno fatto altro che vedere il potere solo come strumento per arricchirsi.

Non deve accadere mai più quello che hanno fatto loro. Basti pensare che in oltre 60 anni non è mai stata aperta una biblioteca. Noi ne stiamo per aprire una per bambini, realizzeremo la posta ciclabile, una casa per i senzatetto. Tutte cose che mi rendono felicissimo”.

mm

Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *