Inps e Inail, sit-in della Cisl FP davanti alla Prefettura

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I lavoratori della Cisl FP davanti alla Prefettura

La Cisl Fp è scesa in piazza in tutta Italia con un sit in nazionale a Roma in Piazza della Rotonda, vicino a Montecitorio, per sollecitare Governo e Parlamento e cambiare il ddl stabilità.

Anche a Messina i dipendenti di Inps e Inpdap (adesso riuniti sotto la sigla Super-Inps) e Inail hanno manifestato questa mattina sotto la sede della Prefettura.

Il sindacato, che in queste ore e dopo un solo giorno dall'avvio della campagna, ha già depositato in Parlamento oltre 5 mila firme di lavoratori di Super-Inps e Inail, chiede infatti un intervento radicale sull'articolo 4 del provvedimento, cioè sul taglio delle risorse per la produttività degli enti previdenziali.

“E' inaccettabile che per far quadrare i conti si mettano sullo stesso piano sprechi e retribuzioni dei lavoratori, cattivo utilizzo dei soldi pubblici e risorse destinate a migliorare i servizi e a ridurre le spese -afferma il segretario della Cisl Fp di Messina Calogero Emanuele, facendo riferimento ai 300 milioni che il disegno di legge permetterebbe di ricavare dal taglio dei cosiddetti progetti speciali”.

“Taglio che – sottolinea Emanuele- non è certo spesa improduttiva, visto che in questi anni ha fatto crescere la qualità delle prestazioni ai cittadini e alle imprese: ha ridotto i tempi, innovato i processi di lavoro, assegnato a compiti svolti in precedenza dai dirigenti. Rinunciare a questi progetti sarebbe irresponsabile.

La norma deve essere cambiata -puntualizza la Cisl Fp- ecco perché siamo scesi in piazza per una grande giornata di mobilitazione in corrispondenza della discussione del provvedimento in Parlamento. A Montecitorio di fronte alla Camera dei Deputati e in tutti i capoluoghi di provincia di fronte alle Prefetture, per dire “no” al taglio delle retribuzioni di produttività e “no” a qualunque forma di esubero per i dipendenti di super-Inps e Inail. Ma anche per sostenere un progetto di riorganizzazione degli enti previdenziali che intervenga seriamente sugli sprechi: appalti, consulenze, commesse. Come richiamato dalla Corte dei conti.

E' lì che si deve risparmiare -conclude il segretraio generale della Csil FP di Messina. Non certo attraverso tagli lineari agli organici e ai salari. Per mantenere un sistema di welfare robusto e sostenibile, non c'è altra via che quella di scommettere sull'innovazione e sulle competenze. E su una riorganizzazione vera degli enti che coinvolga lavoratori e cittadini”.

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