Disoccupazione, in Sicilia maglia nera a Messina

disoccupazione In Sicilia la maglia nera per la disoccupazione va a Messina. A causa della fortissima crisi che ha investito tutto il Paese, negli ultimi 3 anni l'occupazione è diminuita ovunque. In provincia di Messina però, le cose sono andate talmente male da superare persino la media siciliana. A lanciare l'allarme è la Cgil, che ha rielaborato e presentato i dati Istat relativi al 2010.

L'anno scorso nel territorio messinese la disoccupazione ha toccato quota 13,53% contro l'8,42% . Analizzando nel dettaglio questo dato, è subito evidente che dal 2007 ad oggi nella fascia d'età compresa tra i 25 ed i 34 anni la disoccupazione è aumentata in maniera continua. E se a livello nazionale si è toccato nel 2010 il tasso dell'11,93% a Messina si è superato il 22%.

A dare da pensare anche il dato femminile. In provincia di Messina negli ultimi 3 anni tra le donne la disoccupazione è salita dell'11,32 % toccando quasi il 30%, mentre a livello nazionale è aumentata appena di 3,48 punti.

E anche i numeri dell'occupazione registrano dati altrettanto scoraggianti. L'anno scorso il tasso di occupazione totale (lavoratori dai 15 anni in su) in provincia di Messina si è attestato sul 34,7%: quasi il 10% sotto la media nazionale, che è del 44,35%. Ed anche in questo caso, come per la disoccupazione, il divario tra la situazione nazionale e quella locale aumenta nel tempo: nel 2007 la differenza era di 8,7 punti, nel 2010 arriva al 9,6%.

Nella fascia d'età 25-34, l'andamento negativo è molto più evidente. Il tasso di Messina è del 44,42% (identico al dato regionale, che solitamente è peggiore) mentre quello nazionale è del 65,44.

Per quanto concerne l'occupazione femminile, nella fascia d'età che va dai 25 ai 34 anni, dal 2007 ad oggi Messina è scesa dal 43,2% al 30,7% del 2010. Nello stesso periodo di tempo la media italiana registra il 55,3%.

Rispetto alla popolazione non attiva (studenti, pensionati, casalinghe, persone che non cercano più un lavoro), il dato si attesta al 59,79%: ben 9,2 punti oltre la media nazionale. Anche in questo caso, la fascia d'età più penalizzata è sempre quella 25-34 anni ed il fatto più preoccupante è che è proprio in questo range che si concentrano coloro che sono talmente scoraggiati da non cercare neanche più lavoro. In questo caso, se la media nazionale è del 25,7% quella provinciale è più alta di quella regionale e supera il 43%. Stesso discorso per il dato femminile, dove il tasso di donne inattive supera il 56% contro una media nazionale del 35%.

Lillo Oceano, segretario generale Cgil Messina

“I dati più recenti -spiega Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina- evidenziano un peggioramento costante della situazione. Ma è un peggioramento che ancora non considera chi oggi è coperto dagli ammortizzatori sociali: la maggior parte sono in scadenza e non saranno rifinanziati. Quello che salta subito agli occhi è il gap tra la media italiana e la nostra provincia. Quindi -conclude Oceano- pur in una condizione di crisi generale, la nostra provincia è diventata progressivamente più povera di lavoro”.

Per la Cgil di Messina i governi nazionale e regionale dovrebbero intervenire con incentivi all'occupazione dei giovani, riforme e sostegno agli ammortizzatori sociali, politiche di sviluppo con accordi quadro sui settori industriali di vocazione del territorio e colmando il gap infrastrutturale.

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