#Catania. Operazione Caronte: 23 arresti e beni sequestrati per 50 milioni

DIAVentitré arresti e beni sequestrati per 50 milioni di euro tra imprese, immobili e mezzi. E' il bilancio dell'Operazione Caronte della DDA di Catania. Per tutti gli indagati l'accusa è di associazione .
Dall'indagine è emerso soprattutto lo stretto rapporto della cosca catanese dei Santapaola Ercolano con diversi settori imprenditoriali, a partire da quello dei trasporti con l'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena e la sua Amadeus Spa, fino al commercio della carne e dell'edilizia.
In manette Alfio Maria Aiello (55 anni), Marco Maria Antonio (27), Rosario Bucolo (40), Sergio Cannavò (41), Francesco Caruso (di 43), Vincenzo Enrico Augusto Ercolano (44), Francesco Guardo (65) e suo figlio Michele (42), Santo Massimino (63), Carmelo Motta (55), Natale Raccuia (41) e Pietro Virga (49).
Agli arresti domiciliari Orazio Lo Faro (40 anni), Giovanni Malavenda (42), Giovanni Pastoia (46), Luigi Calascibetta (68). Già in carcere il fratello di Alfio Aiello, Vincenzo Maria (51 anni), Bernardo Cammarata (42), Alfio Catania (48), Mario Ercolano (38, cugino di Vincenzo), Camillo Pulvirenti (54) e Giuseppe Scuto (51) .
I sequestri sono stati effettuati a Palermo, Catania e Messina e in provincia di Torino, Mantova e Napoli. Ruoli di primo piano per Vincenzo Ercolano e per gli imprenditori Francesco Caruso e Giuseppe Scuto.
Forti dei rapporti stretti con alcuni ambienti politici, gli inquirenti fanno riferimento a Giovanni Cristaudo e all'ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, Caruso e Scuto costituirono nel 2008 un partito, il PNA, per tutelare meglio i propri interessi: il primo era il segretario, il secondo il presidente.
Amedeo Matacena
Amedeo Matacena

Durante le elezioni europee del 2009 il PNA sostenne Lombardo e l'MPA e in campagna elettorale si utilizzarono i camion di iscritti al Partito Nazionale .

Vinte le elezioni i rapporti si incrinarono, al punto che per ottenere il pagamento di quanto dovuto, Caruso ottenne un decreto ingiuntivo contro l'MPA.
Secondo gli inquirenti, Caruso sarebbe stato anche il prestanome della Servizi Autostrade del Mare, che intratteneva rapporti con la Amadeus Spa di Matacena, che le affittò tre traghetti da utilizzare per i collegamenti tra Sicilia e Calabria.
Una posizione, quella di Caruso e Scuto, che forte anche delle protezioni politiche di cui godeva, creò danni economici a un'altra società del settore trasporti, la Grimaldi, ma che durò solo pochi mesi a cavallo tra il 2005 e il 2006.
Per quanto riguarda invece il commercio di carne nel settore della grande distribuzione, nel corso delle indagini sarebbe emerso l'interesse verso le imprese di Carmelo Motta (che gestivano le macellerie negli hard discount Fortè) e di Giovanni Malavenda (in diversi supermercati del gruppo Eurospin Sicilia).
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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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