#Catania. Lotta al caporalato in agricoltura: dieci ore al giorno per trenta euro
Prosegue la lotta contro il caporalato e il lavoro nero in provincia di Catania. I finanzieri del Comando Provinciale hanno controllato aziende del settore agricolo e commerciale nel calatino. Le azioni, volte a perseguire tali fenomeni e a tutelare gli imprenditori che operano nel rispetto delle regole, hanno portato alla scoperta di ben diciassette lavoratori in nero.
In un'azienda agricola di Grammichele sei lavoratori, tre ghanesi, due senegalesi e un gambiano, che raccoglievano pomodori erano senza contratto. I sei, tutti muniti di permesso di soggiorno, lavoravano in
nero da circa un mese, dieci ore al giorno per un compenso di 30 euro.
I controlli nei confronti delle imprese agricole seguono altre analoghe attività eseguite nel mese di agosto presso ristoranti di Caltagirone e di Scordia, a seguito dei quali sono stati individuati altri undici lavoratori in nero, tutti italiani risultati sprovvisti del contratto d'assunzione e della comunicazione preventiva prevista circa l'instaurazione di rapporto di lavoro.
Al termine delle ispezioni è stata interessata la direzione provinciale del Lavoro di Catania, per la sospensione dell'attività imprenditoriali. Sono state anche avviate le procedure per l'irrogazione della maxi-sanzione che va da un minimo 1.950 euro a un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare. Le attività di controllo proseguiranno nelle prossime settimane.