Blitz di De Luca a Palermo: salvi i 404 milioni destinati a Messina e a tutti i Comuni della Sicilia

. Salvi i 404 milioni di euro destinati a Messina e a tutti i Comuni della Sicilia. Il blitz del sindaco di Messina Cateno De Luca ha dato i suoi frutti. Dopo settimane di insulti, scontri e ripicche, pace fatta tra il primo cittadino e il presidente delle Regione Sicilia Nello Musumeci, sotto lo sguardo complice del presidente dell'ARS Gianfranco Miccichè. Sarà eliminato l'articolo della Finanziaria proposta dall'esecutivo regionale che avrebbe fatto scomparire nel calderone delle misure per gestire l'emergenza coronavirus i 404 milioni restituiti dalla Corte di Cassazione dopo lo scippo del Governo Conte nel 2018 su input dei 5 Stelle siciliani guidati allora dalla messinese Valentina Zafarana . Le somme torneranno ai loro legittimi proprietari, i Comuni siciliani, con in testa Messina, alla quale spettano oltre 100 milioni.

 

“Ringrazio il presidente Miccichè e il presidente Musumeci per la manifestata disponibilità a cassare quella norma (comma 2, articolo 5) contenuta nella Legge di Stabilità in discussione in Commissione Bilancio, che avrebbe fatto saltare la realizzazione di strategiche infrastrutture per il territorio siciliano già previste dall'articolo 99 della Legge Finanziaria del 2018 -dichiara De Luca. Il presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona ha individuato il percorso emendativo da sottoporre alla valutazione e approvazione del Parlamento siciliano nei prossimi giorni. Ringrazio tutti i deputati siciliani che già si sono dimostrati e che si dimostreranno sensibili agli interessi della Sicilia e dei siciliani votando questo emendamento, in ossequio alla sentenza della Corte Costituzionale depositata il 10 aprile scorso, che ha respinto l'impugnativa che il Governo Conte aveva proposto contro questa importante norma rappresentata dall'articolo 99 della Legge 8 del 2018″.

Di seguito le somme incluse nell'articolo 99 della Legge di Stabilità 2018, “giudicato -spiega De Luca- ineccepibile dalla Corte Costituzionale:

  • 20 milioni per l'emergenza idrica messinese  (per un mese la città rimase senza acqua nel 2015, avendo un sistema colabrodo
  • 10 milioni per l'abbattimento barriere architettoniche (5 ai privati e 5 agli enti pubblici, valevoli però per tutta la Sicilia)
  • 3 milioni per i presidi ospedalieri ricadenti nelle zone ad alto rischio ambientale come Milazzo o Gela
  • 25 milioni per bonificare l'area ex Sanderson di Messina (ettari di veleni in una zona ad alta densità abitativa, che riguardano il famoso sogno di una Sicilia industriale che ci lascio morti, feriti e veleni
  • 40 milioni per la baraccopoli di Messina, la più grande d'Europa, una vergogna della politica locale e nazionale, in cui si trovano intere famiglie con bambini e costretti a vivere tra fogne a cielo aperto, topi e amianto da più di un centennio
  • 50 milioni per il piano straordinario per l'eliminazione in ambito regionale dell'amianto, che è causa di asbestosi, una malattia polmonare causata dalle inalazioni delle polveri di asbesto, per l'appunto l'amianto
  • 20 milioni per realizzare rifugi sanitari, con un'attenzione particolare per la lotta al randagismo, dando accoglienza a quello che sono animali domestici abbandonati
  • 24 milioni per il risanamento dei centri storici – ambientali e monumentali
  • 13 milioni per gli impianti sportivi
  • 9,5 milioni per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo e per la redazione dei piani regolatori generali perchè non avendo i comuni i fondi per poter fare tali pianificazioni, sono molto indietro, causando la proliferazione dell'abusivismo senza poter valorizzare il territorio
  • 25 milioni per la riqualificazione di quelli esistenti
  • 20 milioni per la realizzazione di un fondo di progettazione per tutti i Comuni della Sicilia
  • 50 milioni per realizzare il mio sogno: i “Villaggi del dopo di noi”, per ospitare tutti i fratelli speciali che perdono i loro parenti, uno per ogni città della Sicilia
  • 10 milioni per la riqualificazione di tutti i contesti territoriali che hanno ottenuto il riconoscimento da parte dell'Unesco
  • 50 milioni per la riqualificazione di tutte le chiese siciliane
  • un milione per promuovere le start-up fatte dai giovani siciliani
  • un milione per trasformare i nostri pescherecci in strutture in cui praticare anche pesca turistica
  • 5 milioni per giovani laureati siciliani che volevano specializzarsi all'estero, per contratti di apprendistato e per incentivare gli culturali
  • 500.000 euro per la riqualificazione della Fornace Penna a Scicli”.
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