Aumento IMU, Melazzo: un passaggio obbligato

Sotto la minaccia di un incombente dissesto finanziario, costretto a dare risposte concrete alle migliaia di lavoratori in attesa di percepire retribuzioni arretrate, Palazzo Zanca tenta di velocizzare la riscossione dei tributi ancora in sospeso. Il pagamento di COSAP, TARSU e passi carrabili, andrà a rimpinguare le casse comunali nella maniera più diretta e immediata possibile. Ma il vero balzello per le tasche dei cittadini sarà l'IMU, l'imposta municipale unica sugli immobili. A fronte dello stato di crisi economica, infatti, il di Messina – che come ricordiamo ha, per legge, autonomia di scelta – si orienta per l'applicazione della massima aliquota IMU.

“Un provvedimento necessario, non abbiamo alternative vista la situazione economica del Comune” – il commento di Giuseppe Melazzo, presidente della I Commissione Bilancio. “Sarebbe però opportuno che, oltre a velocizzare la riscossione del tributi ancora inevasi, il Comune agisse nei confronti dei e dei funzionari che in anni di cattiva amministrazione hanno causato l'accumulo di debiti fuori bilancio per circa 50 milioni di euro”.

Soltanto pochi giorni fa la CGIL aveva espresso un no secco all'ipotesi di aumento dell'IMU. “Inaccettabile imporre un ulteriore sacrificio alle famiglie già in gravi difficoltà, contrasteremo ogni ipotesi di incremento dell'IMU sulla prima casa” i commenti a caldo di Lillo Oceano che oggi, di fronte alla prospettiva sempre più reale di un aumento dell'aliquota IMU, ha ribadito: “Vorremmo vedere i conti per capire dove e cosa si può tagliare, utilizzare le imposte per coprire i buchi di bilancio ci sembra affrettato, anche perché a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Consideriamo la misura negativa per il cittadino, oltre ad essere un danno grave per le attività economiche”.

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