ATM, pagati gli stipendi fino a metà settembre

Lavoratori ATM applaudono per protesta luscita di Croce 20121022 GI7Q1966
I lavoratori ATM in presidio a Palazzo Zanca fino alla settima scorsa

Confermata la nota inviata nei giorni scorsi dai vertici dell'ATM ai 598 dipendenti. Ieri mattina gli stipendi sono stati regolarmente pagati.

Certo, prima di arrivare al saldo di quanto dovuto ce ne vorrà, ma intanto sono stati erogati l'ultima tranche di luglio, lo stipendio di agosto ed il 50% di quello di settembre.

Una boccata d'ossigeno ma nulla di più, visto che per quest'anno i pagamenti si fermano qui e per i prossimi si dovrà aspettare febbraio 2013, quando arriverà l'ultima rimessa dello Stato per il 2012.

Intanto, durante l'incontro in Commissione Bilancio al quale hanno preso parte gli esperti del commissario straordinario Croce, Nino Dalmazio ha ribadito che i debiti delle partecipate sono di competenza del Comune.

Passaggio fondamentale questo, che se da un lato smonta 4 anni di bilanci della Giunta Buzzanca (che i debiti di ATM e Messinambiente non ha mai voluto inserirli in bilancio, rappresentando quindi una situazione ben diversa dalla realtà), dall'altro dà speranza per il futuro dell'azienda e la sua trasformazione in Spa, come da tempo chiedono il PD ed il sindacato Orsa.

“Se adesso i tecnici chiamati ad evitare il dissesto del Comune certificano ufficialmente che i debiti delle partecipate dovevano essere inseriti nei bilanci -dichiara Michele Barresi, responsabile dei Trasporti per l'Orsa- chi fino ad oggi ha omesso di farlo dovrebbe essere chiamato a rispondere a precise responsabilità. L'Atm , liberata da un fardello di debiti di oltre 60 milioni che ricadrebbero per intero sul Comune, potrebbe ripartire proprio da quel piano di riorganizzazione predisposto da Innovabic, colpevolmente lasciato lettera morta dalla precedente amministrazione. E questo, senza dover passare dalla fase di liquidazione dell'azienda, che potrebbe finalmente ripartire. Si dovrebbe iniziare conferendole il patrimonio di beni mobili e immobili che le sono di pertinenza, che sarebbe sufficiente a dare le garanzie necessarie per individuare le risorse economiche indispensabili per il rilancio dell'azienda”.

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