Arriva il Consuntivo 2013 ma il commissariamento incombe

bilancioIl via libera della Giunta Accorinti allo schema del Bilancio Consuntivo 2013 da sottoporre al Consiglio per l'approvazione, dopo che arriverà il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, non è sufficiente per dichiarare lo scampato pericolo.

La scadenza del 30 giugno incombe e ipotizzare che in una settimana il documento contabile possa essere esaminato sia dai revisori che dall'Aula appare quanto meno irrealistico.

Intanto, se entro il 5 luglio non saranno stati compiuti tutti gli adempimenti previsti dalla legge, dall'assessorato agli Enti Locali potrebbe arrivare un commissario ad acta. Possibilità questa, che l'esecutivo Accorinti apparentemente non prende neanche in considerazione e alla quale non si facenno nella nota inviata da Palazzo Zanca alla stampa.

“Si tratta di un importante adempimento -ha dichiarato il vicesindaco Guido Signorino- i cui dati confermano la solidità del percorso di risanamento finanziario dell'Ente avviato lo scorso anno. Dopo la certificazione del rispetto del Patto di Stabilità (sforato sia nel 2011 che nel 2012, ndr), si presenta alla città di Messina un bilancio nuovamente in attivo dopo due anni di deficit ripetuto”.

I dati registrano infatti un avanzo di bilancio che si aggira sui 6 milioni e mezzo, la maggior parte del quale “è vincolata per la costituzione del fondo di svalutazione dei residui attivi con maggiore anzianità o per spese in conto -aggiunge Signorino- e che dà risposta a molte delle osservazioni rilevate dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni al Bilancio 2012 e al primo semestre 2013”.

Il vice sindaco e assessore al Bilancio parla di maggiori entrate e di una generale razionalizzazione dei costi. Sottolinea che le spese di rappresentanza sono state ridotte tantissimo, visto che siamo a quota -96% rispetto alla gestione di Buzzanca.

Incautamente Sigorino afferma che “i servizi pubblici sono stati comunque integralmente garantiti e coperti (e qui si dovrebbe aprire una lunga parentesi su trasporti, carenze idriche  e servizi sociali, giusto per citarne alcune, ndr), senza generare squilibri nella gestione dell'Ente. Naturalmente c'è ancora strada da fare -ammette l'assessore. Soprattutto nel campo delle società partecipate, dove comunque l'Amministrazione comunale ha mosso passi decisi verso il controllo diretto, l'armonizzazione della contabilità, la certificazione congiunta di debiti e crediti.

Nella prossima settimana riteniamo che il lavoro di questi mesi sulle partecipate possa portare al risultato importante della condivisione in merito alle posizioni del dare/avere, dopo anni di bilanci non approvati e di contrasti”.

I debiti delle partecipate, un buco nero da oltre 80 milioni solo per ATM e MessinAmbiente, non sono stati calcolati nel Conto Consuntivo perché sono stati inseriti all' del Piano Pluriennale di Riequilibrio, mentre “si sono potuti saldare anche debiti dell'Ente già precedentemente riconosciuti e finanziati (intorno agli 8 milioni e mezzo), ma mai saldati per mancanza di risorse o per la mancata materializzazione delle entrate a suo tempo previste e si è potuto procedere ad una ripulitura straordinaria dei residui attivi vetusti (altro punto sottoposto a rilievo critico dalla Corte dei Conti) -chiosa Signorino.

Questo bilancio testimonia che l'Ente tende a reggersi in maniera più solida sulle entrate proprie. Un grandissimo contributo è stato dato dallo sforzo compiuto dai messinesi con la TARES e una maggiore determinazione nel contrasto all'evasione fiscale ha portato nel 2014 a un incremento dell'accertamento di evasione sia per le tasse sui rifiuti che per quelle sull'ICI-IMU”.

E per quantoi riguarda la ricossione dei tributi, una delle note più inspiegabilmente dolenti di Palazzo Zanca, Signorino dichiara che l'esecutivo “si impegna a stabilire una tabella di marcia che riporti la riscossione dei tributi in linea con l'anno di competenza, senza lasciare strascichi fiscali negli anni successivi. Contribuendo tutti alle spese comuni, potremo avere progressivamente servizi migliori e minor carico fiscale individuale”.

“Il risultato conseguito -ha dichiarato invece il sindaco Renato Accorinti- è frutto di un anno di lavoro nel corso del quale l'Amministrazione comunale, da me rappresentata, ha operato sempre nel rispetto dei criteri di massima economicità ed efficienza, puntando su azioni condivise e finalizzate al bene della collettività all'insegna dei princìpi di legalità e trasparenza”.

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