3 febbraio 22.28 Partito per il Sud, Gherardo Colombo inaugura i lavori

Terzo Congresso Nazionale del Partito per il Sud
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Convegno “Costruiamo un progetto per il Sud”
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Milano 28/29 gennaio 2011

L'elegante ambientazione dell'ATA Hotel Executive, in via Luigi Sturzo, a Milano, ha visto svolgersi con successo nella mattinata di sabato 29 gennaio 2011 il Terzo Congresso Nazionale del Partito “per il Sud”.
L'avvenimento congressuale è stato preceduto, nella serata di venerdì 28 gennaio, dall'Assemblea Ordinaria del Partito, con il rinnovo delle cariche sociali, mentre ha fatto seguito, nel pomeriggio del 29, il prestigioso Convegno “Costruiamo un progetto per il Sud”, quest'ultimo sotto l'egida dell'AIMI (Associazione Emigrati per lo Sviluppo del Sud) e del Comitato “No Lombroso”, nonché in collaborazione con l'Associazione “Amici della Calabria”.
Merita un cenno la domanda rivolta da più versanti agli organizzatori della due giorni dell'ATA Hotel Executive: perché il Congresso di un partito meridionalista a Milano e non nel Mezzogiorno?
La risposta è rintracciabile nella stessa dimensione geografica dell'avvenimento: la componente meridionale o di origine meridionale attualmente insediata nel Settentrione, in Lombardia in particolare, fa sì che sia oggi indispensabile esaltare e rinvigorire l'importanza rivestita dai cittadini del Sud nello sviluppo dell'intero Paese. Si tratta di una collocazione, quindi, che ha voluto essere forte motivo di affermazione di cittadinanza e di sentita coesione nazionale, nell'ambito dei territori di riferimento, nel momento in cui le celebrazioni per il centocinquantesimo dell'unità nazionale coincidono con rozze manifestazioni miranti ad acuire differenze territoriali e spingere verso la disgregazione del Paese.
Detto della conferma ai vertici del Partito “per il Sud” del Presidente Domenico Iannantuoni (Foggia) e dei due Vicepresidenti Salvatore Palella (Messina) e Michele Ladisa (Bari), con il rinnovo dei vari organismi sociali, nella sede congressuale del 29 gennaio si è assistito agli apprezzati interventi degli ospiti della manifestazione e degli stessi vertici e consiglieri del Partito.
In collegamento esterno è intervenuto il Prof. Michele Di Cesare, docente di Politiche Comunitarie e membro di varie Commissioni europee, il quale ha ribadito la grande importanza del rapporto con le istituzioni di Bruxelles per un Mezzogiorno che voglia mettere in campo tutte le risorse previste per il suo sviluppo.
Anche i successivi apporti al dibattito sul momento attuale del Mezzogiorno e sulle possibili strategie per un suo decollo produttivo e culturale, da parte di Ferdinando Luisi (“Insorgenza civile”), Eugenio Preta (“L'altra Sicilia”), Michele Iannelli (Identità mediterranea), dell'economista Canio Trione nonché dell'editore napoletano Gino Giammarino (“Il Brigante”), hanno insistito sulla necessità che il Mezzogiorno faccia finalmente “squadra” in tutte le sue potenzialità e risorse: i tempi lo richiedono senza ulteriori perniciose dilazioni.
La sala “Cristallo” dell'ATA Hotel Executive, nel pomeriggio di sabato 29, è apparsa gremita di pubblico in occasione del Convegno “Costruiamo un progetto per il Sud”, moderato dal giornalista di “Milano Finanza” Giuseppe Di Vittorio e con un parterre di prestigiosi ospiti e personalità che hanno calamitato l'attenzione dell'uditorio.
L'apertura dei lavori è toccata al tuttora noto Gherardo Colombo, già magistrato di “Mani pulite”, che ha relazionato su “Le regole in uno Stato di diritto”, seguito dal già collega De Grazia, giudice di Cassazione, intervenuto con impeto su “Legalità e sviluppo del Mezzogiorno” e in particolare sulla recente approvazione della legge Lazzati in materia di propaganda elettorale, di cui è stato tra i promotori.
I successivi relatori hanno ugualmente tenuto desta l'attenzione dei presenti, da Enzo D'Agostino, presidente dell'AIMI (“Il necessario contributo degli emigrati meridionali allo sviluppo del Sud”), ad Alfredo Sasso, presidente di “2033ProgettoSUD”, all'economista Canio Trione (“La nuova visione economica del Sud”), a Domenico Iannantuoni di “per il Sud” (“Reddito differito e federalismo”). Hanno inoltre portato il loro contributo alla discussione Matteo Cosenza (direttore de il “Quotidiano della Calabria”), Giuseppe Romeo, avvocato e giornalista, Giulio Giuliani, docente di Diritto Finanziario, Franz Foti, docente di Scienze dellaComunicazione.
Il conduttore della serata, Giuseppe Di Vittorio, ha saputo brillantemente coordinare gli interventi, coinvolgendo il pubblico nel dibattito che ne è seguito. Sono emerse interessanti proposte, tra cui la nascita di un “Osservatorio per lo sviluppo del Mezzogiorno”, l'impegno congiunto tra le associazioni presenti per collaborare su progetti in atto tra cui quello avviato da Alfredo Sasso, “Città Futura”. Si è deciso di insistere nella promozione e concreta applicazione della legge Lazzati, che mira ad impedire a chi è sottoposto a misure di vigilanza di svolgere propaganda elettorale, ma anche di proseguire con impegno nell'iniziativa del “Comitato No Lombroso”, con obiettivo la chiusura del Museo di Torino intitolato al falso scienziato veronese e la sconfessione definitiva di Cesare Lombroso e delle sue teorie. In questo senso il “Comitato No Lombroso” ha ricevuto il pieno appoggio dei giornalisti, magistrati ed avvocati presenti, a testomonianza del valore civile e morale dell'impegno assunto.
Da sottolineare, infinee, che il Convegno “Costruiamo un progetto per il Sud”, svoltosi con grande successo al pari del Congresso Nazionale del Partito “per il Sud”, ha ricevuto l'attenzione anche del TG RAI 3 – Regione Lombardia.

Uno stralcio dei lavori di Milano:
“Oggi tutti i politici che si manifestano per il Sud dopo essere stati al potere per oltre 20 anni al Senato, alla Camera e nelle varie regie regionali senza aver garantito nulla per il vero sviluppo del Sud in tutti questi anni dicono di voler fare qualcosa.
Sono dei bugiardi e voltagabbana del momento propizio.
Oggi noi del Partito per il Sud vogliamo dare una svolta seria scuotendo non solo le coscienze dei cittadini ingenui e sacrificati ma anche le poltrone di questi miserabili succhiasangue del popolo meridionale che si impegna per sopravvivere e superare i disastri accentuati non solo dalla economia mondiale ma anche dalla loro inarrestabile incapacità di governare un Paese in modo serio, anche se ciò può non valere per tutti.
hanno avuto la loro possibilità ora stanno riorganizzandosi con nuove ” sembiamze politiche per il Sud”, ma si rivelano sin da adesso come sempre solo dei falsi profeti e dei balordi che utilizzano nelle nuove formazioni partitiche da essi composte le parole “sud ” e ” “meridione” solo per raccogliere dagli inconsapevoli cittadini i voti che sanno di andare a perdere alle prossime elezioni”.

Queste sono state le parole del vice presidente del partito per il Sud Salvatore Palella di Messina (città sempre più asfittica), rieletto nella sua carica.

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