28 settembre 10.39 “Le immagini (s)velate”, si inaugura la mostra di Alessandra Lanese

Oggi alle 19.30 un nuovo appuntamento con l' contemporanea, manifestazione promossa dall'assessorato provinciale alle Politiche culturali.

Le sale del Monte di Pietà ospiteranno le opere dell'artista Alessandra Lanese. La mostra intitolata “Le immagini (s)velate” è curata da Teresa Pugliatti e sarà inaugurata dal presidente della Provincia, Nanni Ricevuto e dall'assessore provinciale alla Politiche culturali Giuseppe Crisafulli.

“Osservare un quadro di Alessandra Lanese su un catalogo produce come effetto immediato il desiderio di trovarsi di fronte all'originale. Si intuisce subito che tanto le sfumature cromatiche, quanto le stratificazioni sono percepibili nella loro totale e complessa vitalità soltanto se viste da vicino. L'originale conferma l'intuizione, perché si rimane veramente incantati nel constatare come il soggetto dell'opera prenda vita grazie alla forma pittorica puramente cromatica.

A volte poche pennellate sembrano geniali abbreviazioni di una narrazione che seppure priva di uomini irradia sensazioni, palpiti, turbamenti, passioni. Guardando le tele, perché solo la flessuosità della tela risponde alle esigenze di approccio anche tattile della Lanese, guardando le tele, si diceva, si ha l'impressione che le profondità che la donna e l'artista cercano siano estranee al mondo delle parole. Che l'unico modo a lei possibile per affrontare, e condividere  un proprio rapporto con il mondo sia la pittura. Tant'è che un osservatore che guarda gli aerei, che possono essere scambiati per , in Empire, oppure il treno che dà l'impressione di “dovere” uscire dalla tela in A350, ha o la sensazione di venire risucchiato in quell'atmosfera o l'impressione di essere testimone oculare di un accadimento.

Cifra comune di alcuni racconti, come questi citati, è comunque il coinvolgimento dello spettatore all'evento, è la costante impressione di dinamica partecipazione che non contrasta con l'immobilità di quanto fissato, quasi fosse scolpito, sulla tela. “…mediante pretesti figurativi semplici ed evocativi” – dice Antonio Vitale in un testo critico a corredo del catalogo – “come il treno, il dirigibile, il sommergibile, l'aereo e più ancora, che nelle sfumate atmosfere in cui sono immersi incarnano la metafora del viaggio”.

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