Video su TikTok, MessinaServizi sospende 3 tirocinanti

video TikTokMESSINA. Mettono alla berlina le attività della MessinaServizi con un video su TikTok diventato virale in poche ore. I vertici della partecipata prendono le distanze e per tre tirocinanti chiedono la sospensione dal progetto.

Avere pubblicato un video su Tik Tok, piattaforma social molto amata dai giovani, è costato caro a 3 tirocinanti della MessinaServizi. I vertici della partecipata di Palazzo Zanca hanno già chiesto la loro sospensione del progetto “Percorsi nuovi di accompagnamento all'abitare e risanamento urbano”, che il Comune aveva affidato alla Messina Social City che, a sua volta, l'aveva assegnato alla MessinaServizi.

Due giorni fa, mentre lavorava nella zona di Santa Margherita, un tirocinante ha pubblicato un video dal titolo “Tutorial per come cambiare cestini MessinaServizi” nel quale, mentre altri due colleghi lo riprendevano, spiegava in maniera poco ortodossa come si lavora per la differenziata. Il video è diventato virale in pochissimo tempo e ha mandato su tutte le furie la dirigenza della società, che in un comunicato stampa ha messo subito i puntini sulle “i”, a partire dal fatto che i tre non sono lavoratori in organico.

“Relativamente al video che sta girando sui diversi social –hanno dichiarato i vertici societari- la società MessinaServizi ci tiene a precisare che gli autori del video non sono dipendenti della società, bensì tirocinanti di inclusione sociale che, approfittando dell'assenza del tutor impegnato a controllare altre squadre poco distanti, hanno commesso la bravata. Quanto mostrato nel video, oltre a ledere l'immagine della società, non dà il giusto valore al progetto, che vede coinvolti tanti altri tirocinanti che danno dignità alla propria funzione.

Pertanto la Messina Servizi prende le distanze dagli autori del video e ha già provveduto a richiedere la sospensione definitiva dal progetto degli stessi al Centro dell'impiego, quale promotore del tirocinio e alla Messina Social City”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.