#Trapani. Muffa, infiltrazioni e muri pericolanti al carcere San Giuliano
Il degrado delle strutture del carcere di Trapani è impressionante. Negli ultimi giorni una delegazione della UILPA penitenziari ha effettuato un sopralluogo nella casa circondariale di San Giuliano. I sindacalisti hanno effettuato una serie di foto che mostrano una situazione critica.
Calcinacci caduti, muffa e infiltrazioni d'acqua piovana nelle pareti, porte e infissi aggrediti dalla ruggine, muri lesionati e a rischio crollo, apparecchiature per la video sorveglianza guaste, probabile presenza di coperture in amianto.
“Mentre il piano carceri prevede la costruzione di un nuovo padiglione all'interno del carcere per 250 posti detentivi trapanese, parte del vecchio San Giuliano cade a pezzi – dice Gioacchino Veneziano, segretario generale UilPa Trapani e coordinatore regionale Uilpa Penitenziari. Abbiamo visto un carcere quasi in rovina, specialmente nei reparti denominati Tirreno, Egeo e Ionio, dove sono i detenuti delle sezioni per reati sex offender, femminile e alta sicurezza“.
Il coordinatore Uilpa Penitenziari Sicilia Antonino Simone sollecita la chiusura immediata dei reparti che destano preoccupanti situazioni di pericolo per la salute del personale di polizia che opera nell'arco delle 24 ore all'interno. “Perché è davvero raccapricciante scoprire pure che forse ci potrebbe essere presenza di amianto – spiega il sindacalista. A questo punto è obbligatorio a tutela di tutti i lavoratori e al fine di garantire una sistema di adeguata sicurezza operativa e funzionale del personale della Polizia di Trapani, porre in essere tutte le iniziative affinché nell'agenda del direttore ora possa esserci lo stato dei luoghi e la loro funzionalità e quant'altro interessi la salubrità dei posti di lavoro, fermo restando che relazioneremo agli organi competenti del ministero della Giustizia, del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria tutte le incongruenze fotografate, e nelle parti di pertinenza, quindi asp, VISAG, e NAS”.
