TIR in città, il prefetto scrive ad Accorinti

Prefetto Trotta 20130225 GI7Q8600
Il prefetto di Messina Stefano Trotta

Dopo il vertice tecnico al Palazzo del Governo convocato martedì scorso, il prefetto di Messina Stefano Trotta ha scritto al sindaco Accorinti, intervenendo in qualità di rappresentante dello Stato nella querelle tra l'amministrazione comunale e la società Caronte&Tourist per i TIR in città.

“Il prefetto -si legge nella nota inviata alla stampa- ritiene significativo l'avere acquisito assicurazione da parte dell'Autorità Portuale circa l'imminente consegna della seconda invasatura dell'approdo di Tremestieri, che quindi si farebbe carico del traffico di mezzi pesanti in atto gravante sulla Rada San Francesco e sul porto storico.

Rimarrebbe così al centro cittadino il solo carico dei TIR provenienti dal molo Norimberga, che come riferito dal presidente dell'Autorità Portuale Nino De Simone, risultano essere in media in numero di 40 per ciascun carico, per un totale quindi di 80 mezzi circolanti in città nelle ore in questione”.

In realtà, l'ottimismo del presidente dell'Authority De Simone rispetto ai tempi di consegna del secondo approdo di Tremestieri, non sembra per nulla giustificato. La consegna del cantiere per il ripristino dell'area danneggiata dalle mareggiate era stata originariamente fissata per l'8 2013 e via, via posticipata di settimana in settimana.

Al punto che, da diversi mesi il segretario generale dell'Autorità Portuale Francesco Di Sarcina si rifiuta di fare qualunque previsione sulla data di consegna. La sola certezza, è che per i ritardi accumulati dalla Fratelli Scuttari srl, la ditta che nel maggio 2011 si aggiudicò l'appalto, la stessa dovrà pagare una penale salatissima, che si aggira sui 250 mila euro.

“Nell'esprimere apprezzamento per la volontà di affrontare l'annoso problema del traffico pesante nella città di Messina -prosegue la nota- il prefetto auspica che il pur legittimo potere spettante all'Autorità pubblica locale in materia di limitazione e regolamentazione del traffico, sia esercitato dopo l'attivazione di percorsi alternativi e nel rispetto dei principi di legalità ed imparzialità e invita inoltre il sindaco a non tralasciare ogni ulteriore sforzo per confrontarsi con le varie parti in causa in vista di soluzioni, ove possibile, condivise, che contemperino i vari interessi in gioco e che tutelino l'ente locale da possibili conseguenze anche di natura finanziaria”.

La questione è nota. Dall'1 luglio scorso la Cartour, controllata della C&T che cura i collegamenti tra Messina e Salerno, ha cambiato gli orari e il risultato è che decine e decine di TIR invadono ogni giorno la città tra le 11 e le 15. Una media di 80 secondo i dati che l'Autorità Portuale ha consegnato martedì scorso al prefetto, 140 se si guardano i numeri annuali della stessa Authority relativi al 2013 che il nostro giornale ha pubblicato in esclusiva il 23 giugno scorso.

Accorinti ha cercato una mediazione (sbarcate ancora solo per quest'anno di giorno ma dall'anno prossimo niente più TIR in città d'estate) ma Franza ha rifiutato. Il sindaco ha rilanciato dichiarando che se non si ripristineranno gli orari notturni emetterà un'ordinanza che dal 20 luglio vieterà il transito diurno dei mezzi pesanti sul cavalcavia che conduce al molo Norimberga. L'armatore ha replicato minacciando il ricorso al TAR, presumibilmente comprensivo di richiesta di risarcimento dei danni subiti, come sottolinea il prefetto Trotta nella lettera inviata ad Accorinti.

Viste le sentenze che avvalorano la posizione di Franza, il sindaco si è infilato in un cul-de-sac dal quale non sarà semplice uscire senza danneggiare le già esauste casse del Comune.

Certo, se il primo cittadino ammettesse di avere sbagliato nell'avere concesso fiducia a Caronte&Tourist, BluFerries e Meridiano Lines assegnando loro il compito, inspiegabilmente sottratto al Comando dei Vigili Urbani, di stabilire le eventuali deroghe all'imbarco a Tremestieri, probabilmente sarebbe uno scontro ad armi pari.

Con dei precedenti giuridici tutti dalla parte dei privati, per citare una delle frasi preferite del sindaco ancora una volta si troverebbe a dover “fermare una corazzata a mani nude”. Togliere al caposcalo di Tremestieri la possibilità di derogare dal divieto di imbarco nel porto storico e alla Rada San Francesco, magari gli darebbe qualche chance in più.

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