Strage di donne in Sicilia e la Regione finanzia progetti di prevenzione
Allarme femminicidio. Escalation preoccupante anche in Sicilia: quasi quotidiani i casi che rimbalzano sulle cronache. L'ultimo a Catania, vittima Veronica Valenti, la trentenne uccisa a coltellate dall'ex fidanzato senegalese.
Monta la rabbia della società civile e l'impegno delle associazioni in prima linea nel campo della prevenzione, che non è mai troppa. In quest'ottica, ben vengano nuovi progetti e iniziative, auspicando sempre maggiori investimenti pubblici.
E dall'assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali sono in arrivo contributi per progetti di prevenzione antiviolenza e soprusi. Sono sei le associazioni messinesi che figurano in graduatoria, con una decina di iniziative finanziate.
Pronto il decreto dell'assessorato, come previsto dalla legge quadro del 2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, dai piani socio-sanitari, dalla normativa sui centri di accoglienza e da quella recente del 2012 per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere.
Il plafond complessivo del bando pubblicato a dicembre 2013 era di 580.000 euro. Su 37 proposte ammesse in graduatoria in tutta la Sicilia, ben otto sono di enti e associazioni messinesi.
Fondi quindi all'associazione La Clessidra onlus di San Piero Patti per “Iniziative di prevenzione e di informazione contro la violenza di genere” (5.000 euro), al Cedav onlus, Centro Donne Antiviolenza di Messina (9.200) e alla onlus Evaluna di Gaggi per l'istituzione della rete di relazione per azioni di prevenzione alla violenza.
E ancora: un secondo progetto a Evaluna e al Cedav per “l'istituzione di moduli formativi e iniziative per la formazione dei soggetti coinvolti negli interventi sul fenomeno della violenza alle donne” (2.000 euro), un terzo progetto a Evaluna (25.000 euro) e al Cedav di Messina (25.000 euro) e inoltre all'associazione Pink Project di Capo d'Orlando (25.000) per il finanziamento di Centri antiviolenza.
L'elenco completo per tutta l'Isola, allegato al decreto a firma del dirigente generale Antonella Bullara, si può visionare sul sito www.regione.sicilia.it – assessorato alla Famiglia.