Santa Maria del Gesù, Merlino: “La Regione la acquisisca”
MESSINA. “Come fatto per la casa di Pascoli, la Regione acquisisca a Messina importanti siti come la villa Melania Romana a Pistunina e il sito dove si trova il Convento Santa Maria del Gesù sul viale Giostra, per tutelarli e preservarli dall’incuria, dai vandali e dalla miopia di altre istituzioni. Dopo la pulizia e ulteriori scavi, si metta al lavoro per renderli fruibili e visitabili dai messinesi e dai turisti, creando percorsi guidati. E’ veramente aberrante vedere questi importanti tesori dimenticati, tra spazzatura e sterpaglie. Le istituzioni quali Soprintendenza, Comune, Università si sveglino dal letargo e presentino progetti per ottenere finanziamenti dai fondi PON e PNRR al più presto. Siano date poi a cooperative giovani, associazioni e fondazioni che già, da volontari, si sono occupati dei siti, creando la possibilità di sviluppare percorsi turistici guidati”. A dirlo Salvatore Merlino, candidato alle prossime elezioni regionali per la Dc e responsabile provinciale infrastrutture, trasporti e isole minori del partito. “Ci sono degli eventi – prosegue Merlino – che dipendono unicamente dagli uomini, in particolare da quelli che sono a capo di alcune istituzioni, che quando vengono sollecitati su alcuni aspetti, pur riconoscendone il valore e l’importanza, tendono a fare come gli struzzi: mettono la testa sotto terra: è il caso di questi beni, che rappresentano la nostra identità storico-culturale. Nel sito dove si trovano gli attuali ruderi del convento Santa Maria di Gesù di sopra sul viale Giostra, a Messina, potrebbero anche esserci i resti del famoso pittore Antonello da Messina, per questo si devono proseguire gli scavi e fare gli studi previsti per capire se possa esserci questa possibilità. L’artista aveva disposto, con il testamento, che la sua salma fosse tumulata nella chiesa Santa Maria di Gesù, senza ulteriori dettagli. Indipendente da questo, il sito ha comunque un notevole valore storico. Nel 2013 due campagne di indagini georadar condotte dal CNR di Messina, a nove metri di profondità hanno
