Rientra l’allerta meteo, il ciclone ha lasciato la Sicilia senza fare danni

Allerta meteo 7-11-2014 Santa MargheritaSospiro di sollievo. Rientra l'emergenza maltempo da codice rosso per l'allerta meteo, ma c'è ancora qualche strascico. Già dalla mezzanotte, pericolo scampato per il passaggio del temuto ciclone, una diavoleria simile a quelle tropicali, che dopo avere colpito Lampedusa e Malta ha lambito pure la costa della Sicilia Sud Orientale, risalendo poi verso Est.

Secondo quanto ha reso noto la centrale operativa della Protezione Civile regionale, fino ad ora non sono stati segnalati danni di rilievo, anche se prosegue l'ondata di maltempo nell'Isola, in particolare nelle zone del Ragusano, del Siracusano e del Catanese, con piogge e raffiche di vento.
Tutto sotto controllo in mare, come assicura la Guardia costiera, a Ragusa come a Milazzo e lungo la costa Ionico-Tirrenica della Sicilia.  Non ci sono state richieste di aiuto e nessuna imbarcazione della Capitaneria è stata costretta a uscire dai porti di appartenenza. La comunicazione sull'allerta ha funzionato.
A Catania ancora qualche problema all'aeroporto a causa delle raffiche di vento. Nelle prime ore della mattinata, un volo in arrivo fatto rientrare a Malta e tre in partenza, tutti per Roma Fiumicino, in ritardo.
A Palermo pioggia all'alba, ma nessun fenomeno preoccupante. Poi la schiarita. Qualche polemica per l'allarme lanciato da Protezione civile due sere fa, che aveva indotto il sindaco Leoluca Orlando a emanare un'ordinanza di chiusura delle scuole. Polemica faziosa e priva di fondamento, secondo il nostro modesto parere.
Foto Paolo Furrer
Foto Paolo Furrer
Orlando non è il colonnello Bernacca. Prende atto delle previsioni meteo e delle stime della Protezione civile. E non avrebbe potuto fare diversamente, seguendo l'esempio dei suoi colleghi di Roma, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e tanti altri ancora.  Se non lo avesse fatto, con il buon senso e il dovere di un primo cittadino e fosse arrivata davvero la bufera, apriti cielo – è proprio il caso di dire.

Quanto ai scolari defraudati di un giorno di scuola, alle bambinaie reclutate all'ultimo momento e ai disagi delle famiglie, “melius abundare quam deficere” – dicevano i latini, soprattutto quando si parla di sicurezza e incolumità. Poi, nelle taverne della Vucciria, per chi non ha figli e non sa di cosa blaterare per ingannare il tempo, si può continuare  la litania.  Della serie: “Governo ladro e pure catastrofista”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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